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Briciole di pane

Documentario, "Mille viaggi, una storia – 1963/2013"

Il regista Teo De Luigi racconta i 50 anni della FAI (Federazione degli Autotrasportatori Italiani)

Roma, 12 dicembre 2013 - La storia degli autotrasportatori raccontata attraverso le testimonianze dei protagonisti, le loro storie, i loro percorsi, le loro avventure. Il tutto in occasione dell’anniversario dei 50 anni della FAI, la prima associazione di categoria nazionale dell’autotrasporto (Federazione degli Autotrasportatori Italiani). Il documentario, “Mille viaggi, una storia. 1963/2013” (trasmesso lo scorso 24 novembre su Dinamica Channel), un mediometraggio di quasi un’ora curato da Teo De Luigi, che ha collaborato con Sergio Zavoli nei suoi documentari realizzati per la Rai, mette in luce la storia del nostro paese attraverso il trasporto su gomma.

 

Le trasformazioni sociali, ma anche i metodi di lavoro sono raccontati attraverso le voci dei suoi protagonisti, le diverse generazioni, l’evoluzione tecnologica, i cambiamenti di un lavoro massacrante e faticoso, che ha permesso di far arrivare in ogni angolo della Penisola beni di prima necessità e non solo. Oltre alle interviste ai singoli autotrasportatori, che rappresentano la categoria attraverso il loro lavoro sul campo per così dire, De Luigi ne microfona anche i vertici: da Paolo Uggè, presidente FAI a Giovanni Castellucci, ad di Autostrade per l’Italia, da Mauro Moretti, ad di Ferrovie dello Stato a Vincenzo Boccia, vicepresidente di Confindustria, da Carlo Sangalli, presidente Confcommercio a Angelo Fanelli, direttore generale Refining & Marketing di ENI, da Fabrizio Palenzona, presidente FAI Service a Primo Santini, ad FAI Service.

 

La consegna dei beni di prima necessità e non solo è essenzialmente stata garantita dal dopoguerra dal trasporto su gomma. Le regolamentazioni, le lotte sindacali sono tendenzialmente state organizzate dalla FAI. Il documentario ripercorre, attraverso materiale d’epoca dell’Istituto Luce e degli archivi di ENI spa, Ferrovie dello Stato, e Autostrade per l’Italia, i suoi cinquant’anni di storia: quando fu istituito il primo congresso nazionale avvenuto fra il 17 e il 19 marzo 1963 a Montecatini Terme, l’anno in cui fu istituita proprio la FAI, costituita da un comitato di cinque rappresentanti qualificati che ogni Federazione, a base provinciale, o Sindacato avrebbe designato entro il 31 marzo di quell’anno. Così fu elaborato uno statuto approvato il 15 maggio 1963. La storia comincia così ed è una storia che si intreccia inevitabilmente con il boom economico, il suo consolidamento, la floridezza degli anni Ottanta e la successiva recessione fino alla crisi economica attuale.

 

La storia italiana ovviamente ne resta legata, in particolare alle lotte sindacali, un rigore sindacale ormai perso, lontano. Nostalgie sociali di un mondo completamente diverso oggi. Lo ricorda un luogo come Montecatini Terme, il centro nevralgico e geografico di un passato politico molto attivo e fondamentale per il nostro Paese. I suoi protagonisti questo lo ripetono come un monito, come un cicaleccio per ricordare un lavoro che è diventato più duro, meno pagato, più pericoloso, nonostante i miglioramenti tecnici dei mezzi e la sicurezza delle strade. Il documentario di De Luigi sembra uno spot di un’ora sulla FAI, le interviste spesso sono piuttosto semplicistiche, ma alla fin fine concrete su un pezzo fondamentale della nostra economia e in fin dei conti della nostra società. Il regista alterna con un montaggio semplice il materiale di repertorio con le interviste fatte a dirigenti e autotrasportatori per costruire un racconto fatto di burocrazia e umanità.

Erminio Fischetti