Ecco perché Termini si chiama così
Viaggio alle origini della stazione più importante di Roma

Da dove ha avuto origine il nome "Termini"? Sono in molti a ritenere la stazione di Roma indichi la "fine" di un viaggio. In realtà, il nome è dovuto alla vicinanza con le Terme di Diocleziano, le più grandi della Roma Antica, che si trovano proprio difronte allo scalo ferroviario, tra piazza della Repubblica, piazza dei Cinquecento, via Volturno e via XX Settembre. Non solo: vicino a dove oggi sorge la stazione, era collocata la cosiddetta "Botte di Termini", una grande cisterna voluta da Diocleziano per alimentare le sue terme.
Come riportato da un articolo pubblicato su Fs News, anche la piazza antistante la stazione era fino al 1888 denominata piazza di Termini, prima di essere dedicata ai 500 soldati italiani che persero la vita a Dogali, in Eritrea, dove le truppe del Regno d'Italia caddero sotto i colpi delle forze dell'Impero etiope, nella prima avventura coloniale italiana.
La storia di Termini
Termini è oggi il più importante scalo ferroviario di Roma, il più grande d'Italia in termini di traffico e tra i principali d'Europa. La sua storia inizia il 1° dicembre 1862 quando entra in esercizio la linea Roma-Ceprano. Da subito diventa il capolinea di un numero sempre maggiore di collegamenti: nel 1864 la linea Roma-Civitavecchia e la Roma-Ciampino, poi i collegamenti per Monterotondo e Orte (1866), quelli per Foligno e Livorno; infine la Roma-Frascati.
Con l’avvento dello Stato Unitario, il 3 febbraio 1871, dopo la breccia di Porta Pia e la resa dello Stato Pontificio, Roma viene annessa al Regno d’Italia e diventa la Capitale. In questo clima cominciano i lavori per la stazione di Roma, conclusi il 20 aprile del 1873 sul progetto dell’architetto Salvatore Bianchi.
Nel 1931, il Piano Regolatore di Roma, prevede la trasformazione di Termini in stazione di transito, con 16 binari sotterranei e la costruzione ex novo di due stazioni terminali, una rivolta verso nord (Flaminia) e una verso sud (Casilina). Ma le evoluzioni tecnologiche della ferrovia e i progetti urbanistici degli anni ’30 innescano un dibattito feroce che, alla fine, annulla il Piano.
Il compito per ideare il nuovo scalo viene affidato ad Angiolo Mazzoni, capo della Sezione Architettura del Servizio Lavori delle FS, che dota la stazione di un aspetto monumentale, con la nascita di un nuovo edificio frontale, garantendo maggiore funzionalità all’esercizio ferroviario. Il nuovo fabbricato viene inaugurato il 20 dicembre 1950.
Con il Giubileo del 2000 e i quasi 78 milioni di pellegrini, la stazione assume una nuova veste, a partire dalle offerte commerciali. L’ala Mazzoniana subisce un intervento di restauro e diviene un centro polifunzionale con nuovi spazi dedicati alla pubblica utilità, allo shopping, alla ristorazione, al benessere e alla cultura.
II 23 dicembre 2006 la Stazione Termini viene dedicata a Papa Giovanni Paolo II.
I lavori di riqualificazione eseguiti da Anas (Gruppo FS) sulla nuova Piazza dei Cinquecento, in vista del Giubileo del 2025, rappresentano l’ultima tappa di un percorso storico che affiora le radici nella nascita della nostra nazione e che proietta Roma verso le sfide future della mobilità.
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