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Briciole di pane

Editoria, "L'onda anomala" di Gabriella Imperatori

Un uomo alla ricerca della sua donna fra le ceneri dello tsumani che ha colpito l'Oriente nel 2004

Roma, 30 settembre 2013 - Giovanni è un docente universitario di slavistica padovano non più giovanissimo e tendente alla misantropia. Ha alle spalle un doloroso passato causato da una moglie depressa morta prematuramente. La sua nuova compagna Aurora ha venti anni meno di lui, lui la ama sinceramente, ma spesso si comporta come il classico uomo egoista che la tratta con sufficienza. Lei decide di partire con alcuni amici per una vacanza in Oriente. L’uomo invece rimane nella loro casa di montagna, un po’ per pigrizia un po’ per altre ragioni. Ma nella pace di quella casa lo raggiunge la terribile notizia che il luogo in cui si trova la sua compagna è stato devastato da un terribile tsunami. Della donna e dei suoi amici Giovanni non ha notizie di alcun genere. E così finalmente è lui stesso a partire per quei luoghi devastati a scoprire la verità. Un viaggio che lo porterà alla scoperta di realtà a lui sconosciute, di luoghi devastati. Un viaggio che lo farà crescere in maniera imprevista.

 

Gabriella Imperatori ha alle spalle una lunga e ricca carriera in ambito letterario e giornalistico. Con L’onda anomala racconta la storia privata di un uomo crudele ed egoista, ma in realtà solo umano, che un po’ per sua colpa un po’ per caso non ha mai avuto dalla vita quello che avrebbe desiderato. Almeno questo crede lui perché in fondo ha sempre avuto quello di cui aveva bisogno: è stato amato, ha un buon lavoro, una vita pacata e sicura, quella tipica della sua generazione cresciuta e formata negli anni successivi alla guerra, che ha fatto il Sessantotto, ha contribuito alla crescita economica e vive nelle mille contraddizioni politiche e sociali. Il viaggio di cui è protagonista Giovanni avviene fra la miseria, la desolazione e la morte dei luoghi dello tsunami del 2004. L’affascinante bellezza dei posti si mescolano alla brutalità e all’indifferenza. Quello che Giovanni vede non solo serve ad esorcizzare i suoi demoni, passati e presenti, ma è anche un modo per crescere e diventare finalmente grandi. Un modo per riscattarsi come persona.

 

L’autrice non è mai stata nei luoghi dello tsunami ma descrive tutto con accuratezza, racconta la follia dei giorni successivi al fatto, la confusione di quella che è stata una delle più grandi tragedie dell’ultimo decennio. Ne viene fuori soprattutto un ritratto metaforico della vita che porta il personaggio protagonista verso la comprensione di se stesso e soprattutto delle donne che ha amato. Il lieto fine purtroppo non è previsto e questo elemento definisce ancor meglio certi aspetti del carpe diem esistenziale. Imperatori sottolinea il contrasto fra i tempi che cambiano e un uomo che almeno inizialmente resta immobile, ancorato ad un passato sociale che ormai si trascina ancora quella vecchia borghesia intellettuale incapace di vedere al di là del proprio naso. Un personaggio pertanto refrattario che si confronta con un mondo a lui lontano, a lui indifferente, ora invece purtroppo vicino. Sfumature di un dolore collettivo e accostato nella trama a quello dell’Olocausto attraverso il personaggio della moglie defunta Margherita, che invece fece i conti con la più grande tragedia della seconda guerra mondiale attraverso la figura dei suoi genitori. Tante forme di devastazione, tante forme di olocausto. Gabriella Imperatori vuole quasi suggerirci che ognuno vive il proprio olocausto personale, che sia uno tsunami, un cancro, un incidente stradale …

 

Gabriella Imperatori, L’onda anomala, 224 pp.; Marsilio, Venezia 2013; 18,00 €

Erminio Fischetti