Europa:ritornano in auge i treni notturni
La coscienza ecologica e la crisi da Covid-19 stanno modificando le scelte di viaggio

Sepolti prematuramente dal proliferare dei voli low cost e dagli spostamenti in autobus, i treni notturni si stanno lentamente prendendo una rivincita e sono tornati in auge in Europa. Spinti anche dalla pandemia e dall’ascesa della coscienza ecologica nelle giovani generazioni. Ne parla Viola Stefanello in un articolo apparso su Repubblica “ Più ecologici e sicuri. Così sono rinati i treni della notte”.
La giornalista fa il punto su quanto sta accadendo nel vecchio continente riguardo quei viaggi sui binari che sembravano retaggio di vecchi romanzi spionistici alla Agatha Christie o Graham Greene. La recente inversione di tendenza è confortata dal dato statistico. Ad esempio le ferrovie statali austriache (OBB) hanno visto un raddoppio del numero di passeggeri da 700mila a 1,4 milioni nel solo 2017 e quest’anno per accontentare le richieste hanno lanciato una nuova linea per Bruxelles cui seguirà presto un collegamento per Amsterdam. In linea anche i paesi nordici tra cui la Svezia, dove i viaggi in treno sono aumentati complessivamente l’anno scorso dell’11%. Elemento determinante di questo trend è la coscienza ambientale che ha cambiato anche l’opinione di molti governi che consideravano questa forma di trasporto obsoleta e poco redditizia. Regno Unito, Germania e stati balcanici stanno investendo in nuove linee, così come il nostro Paese dove si è registrato un incremento dei viaggi sugli Intercity notte tanto da far annunciare a Ferrovie dello Stato un futuro investimento di 300milioni di euro.
L’emergenza da Covid-19 ha di fatto ridotto quasi del tutto gli spostamenti internazionali favorendo quelli tra i confini nazionali. Inoltre la Commissione Europea sta lavorando a una serie di regolamenti che potrebbero creare un mercato unico per le ferrovie nell’Ue a partire dal 2021, con l’auspicio che ciò porti a un abbassamento dei prezzi. Sul tema, l’articolo riporta l’intervento di Sophie Dutordoir, direttrice generale delle ferrovie nazionali belghe, che ha spiegato come i treni per poter competere economicamente con gli aerei che non pagano tasse sul carburante e sul valore aggiunto per i voli transnazionali, al netto dei frequenti aiuti statali, necessitano di supporto finanziario. Un mondo, quello dei trasporti che sembra destinato a riscoprire i ritmi slow di una volta. La conclusione è affidata a Poul Kattler portavoce della rete europea “Back – on – track” che sensibilizza sull’utilizzo dei treni notturni: “ I viaggiatori si abitueranno a trasporti più lenti e apprezzeranno che il viaggio in treno concede tempo per conversare, studiare, mangiare bene. Apprezzeranno di più l’Europa, quando impareranno la geografia del continente”.
Foto tratta dal sito Fs News