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Briciole di pane

Frecciargento inaugura Maestà Regia a Caserta

Roma, 28 marzo 2011 – Continua l’interesse delle Ferrovie dello Stato verso il patrimonio artistico. Tante sono state, recentemente, le iniziative che vedevano il patrocinio o la collaborazione del gruppo FS per la promozione di mostre d’arte ed eventi culturali di forte richiamo intellettuale, fra le quali spiccano quelle su Modigliani, Cézanne, Canova, Mantegna, Mirò, le mostre romane su Van Gogh, Renoir, Monet, Picasso, Gauguin e l’ultimissima su Tamara de Lempicke.

Una carta vincente per le Ferrovie, che con questi anomali connubi riesce a riconquistare una popolarità in parte perduta a causa delle notevoli polemiche degli ultimi anni, dimostrando grande abilità di auto-promozione e sensibilità verso il mondo culturale, così bisognoso di fondi dopo gli ennesimi tagli da parte dello Stato. Un modo per rivalutare entrambi i settori messi a dura prova dall’ultima crisi economica e concedere loro una nuova possibilità. Perché là dove i mezzi di trasporto funzionano meglio c’è la possibilità che la fruizione della cultura aumenti.

Dopo l’iniziativa “La bellezza d’Italia viaggia sui treni Alta Velocità” - un accordo tra la fondazione di Marilena Ferrara, le Ferrovie e il Ministero per i Beni e le attività culturali -, che fra le varie iniziative vedeva distribuite sui treni ad alta velocità una rivista d’arte di alto pregio, in questo contesto di mutuo soccorso di enti e ministeri, le Ferrovie non potevano non legare il loro nome al “Maestà Regia - Arte a Palazzo, dai Farnese ai Borbone”; un progetto realizzato dalla Direzione Generale per la valorizzazione del Patrimonio Culturale del MiBAC e dalla Soprintendenza delle province di Caserta e Benevento.

Ne è protagonista la Reggia di Caserta, proclamata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità nel 1997, che vede riaperte al pubblico alcune sale dopo i lunghi anni di restauro, necessari per sistemare i secoli di scempi e saccheggi dei quali la fastosa costruzione fu vittima. Così, la dimora, costruita sul modello di Versailles dal Vanvitelli, viene ora ripresentata al pubblico in tutto il suo splendore.

Oltre alla sistemazione dell’edificio si potranno ammirare nuove esposizioni artistiche: 140 dipinti inediti, suddivisi per tematiche monografiche – molto attesi “Nature morte” o i “Soggetti Orientali” di Michele Scaroina -, e altre 120 opere dedicate ai Fasti Farnesiani, dove ovviamente domineranno dipinti dedicati alla famiglia Farnese (le Battaglie di Alessandro Farnese, il matrimonio di Elisabetta Farnese e Filippo V), ma anche dipinti vari del XVIII e XIX secolo non più esposti verranno ora messi a disposizione del pubblico in un nuovo allestimento.

Naturalmente, non mancheranno quelli dedicati alla famiglia Borbone, a Carlo e a Ferdinando IV, a Francesco I e Ferdinando II ed oggetti, vasellame e ceramiche di vario genere. Per l’inaugurazione degli spazi espositivi, sono state proprio le Ferrovie dello Stato, con un Frecciargento, a condurre, lo scorso 24 marzo, autorità delegate e giornalisti da Roma nella cittadina campana, dalla cui stazione quando il treno si ferma si può osservare da lontano la splendida dimora che fu della famiglia Borbone, il fiore all’occhiello delle costruzioni del Regno delle Due Sicilie. Un’iniziativa che si lega ai festeggiamenti per i 150 dell’Unità d’Italia e alle offerte messe a disposizione per gli utenti in determinate giornate e fasce orarie. Infatti, grazie ai prezzi mini ci saranno agevolazioni sui treni fino al 60% per raggiungere Caserta. Un’opportunità in più per usufruire dell’arte.

Erminio Fischetti