Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Giurato numero 2: il film sulla responsabilità di mettersi alla guida

Dal 14 novembre nelle sale italiane l’ultima opere di Clint Eastwood

È uscito nel fine settimana che celebra la Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada Giurato numero 2, l’ultima pellicola di Clint Eastwood. Forse è un caso, ma l’opera del regista statunitense affronta proprio il tema della colpa e della responsabilità nell’ambito della sicurezza stradale. 
Justin è un ex alcolista, sobrio ormai da quattro anni, che attende la nascita della sua bambina insieme alla moglie (hanno già perduto due figli): viene contattato dallo Stato della Georgia, in cui vive, per svolgere la funzione di giurato in un processo per omicidio.  
Un giovane viene infatti accusato dell’assassinio della sua fidanzata, precipitata in un dirupo in una notte di pioggia. Omicidio volontario o tragica fatalità?

È questo il dubbio che assale lo spettatore per tutta la pellicola: chiaramente molto presto si comprende la verità. Senza togliere la sorpresa a coloro che lo vedranno, Giurato numero 2 è una riflessione etica sul senso di responsabilità del guidatore: il legislatore stabilisce che chi si mette alla guida ubriaco mette in conto di poter compiere un delitto. 
Nella settimana in cui in Italia è stato approvato in via definitiva il nuovo codice della strada, nel quale vengono inasprite le pene verso chi utilizza alcol e droghe, oltre al cellulare, mettendosi alla guida, il film per quanto basato su un sistema legislativo molto diverso dal nostro sottolinea molti aspetti significativi. 

A 94 anni Clint Eastwood si conferma un analista sociale lucido e preciso, la mano della sua direzione è sicura, il film è compiuto, asciutto, elegante, funziona come un orologio svizzero, ha un grande debito di riconoscenza nei confronti di La parola ai giurati e insomma, in una parola, è un classico. 
Coscienza, giustizia, legge, sistema, giudizio, politica, morale: questi solo alcuni dei temi di un film mai retorico, anche sulla responsabilità di mettersi alla guida.
 
 

Erminio Fischetti