Il Dantedì, giovedì 25 marzo 2021 si celebra il Sommo Poeta
A 700 anni dalla morte nel 1321, una giornata dedicata a Dante Alighieri con iniziative ed eventi (digitali) in tutta Italia

Il 25 marzo è il Dantedì, la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri. La data è stata scelta dagli studiosi come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia e per l'edizione del 2021, in cui ricorre il settimo centenario della morte di Dante (nel 1321), sono previsti su tutto il territorio nazionale e all’estero numerosi eventi soprattutto on line, considerata l’attuale pandemia.
“Il Dantedì – ha dichiarato il ministro della Cultura Dario Franceschini – durerà per sempre come durerà per sempre la fama e notorietà mondiale di Dante. Il Comitato per le celebrazioni nel 2021 ha finanziato circa 100 iniziative e patrocinato più di 400 eventi. Speravamo che fosse l'anno fuori dalla pandemia in modo definitivo e invece la stiamo ancora attraversando, come tutto il mondo. Ma anche in questo Dante ci aiuta a sentirci una comunità nazionale con una forte identità che è nata ben prima della nascita dello Stato italiano. E non c'è necessità più forte dentro le difficoltà che sentirsi una comunità nazionale in cui ognuno fa la propria parte, sostiene gli altri. C'è un clima di solidarietà che aiuta a superare questo momento di difficoltà e ce ne sarà bisogno anche nei prossimi mesi. Dante ci insegna anche ad avere fiducia e credo che per quest'anno dovremo avere in mente davvero l'ultimo viaggio dell'Inferno e quindi uscimmo a riveder le stelle".
Il 25 marzo ci sarà un "evento molto simbolico" ha annunciato Franceschini: "la lettura di Roberto Benigni di un canto della Divina Commedia al Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica che sarà trasmesso in diretta Rai". La diretta sarà alle 19.15 su Rai1 e quale sarà il canto scelto si scoprirà soltanto quel giorno.
Nel corso del 2021 sono numerose le iniziative di carattere scientifico in programma, giornate di studi e convegni, ma anche progetti culturali di ampio respiro e dedicati a un pubblico vasto: mostre, esposizioni, concerti, produzioni teatrali e cinematografiche, cicli di incontri, performance di teatro e danza e una lettura integrale della Divina Commedia. Le iniziative saranno promosse da molti soggetti, tra i quali l’Accademia della Crusca, gli Uffizi, il Museo Galilei, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro Nazionale della Toscana, l’Università degli Studi di Firenze, la Società Dantesca, l’Archivio di Stato, l’Istituto degli Studi del Rinascimento, il Museo Casa di Dante, il museo Casa Buonarroti.
“In questo settimo centenario della morte di Dante abbiamo voluto – ha dichiarato Carlo Ossola, docente del Collège de France e Presidente del Comitato nazionale delle celebrazioni del 700esimo, – far divenire un fatto squisitamente letterario elemento centrale del patrimonio della civiltà nazionale e universale. Non è stato difficile perché Dante è poeta assolutissimo, ma l'ampiezza delle domande di contributo e patrocinio ricevute, oltre 500, dall'Italia e dal mondo intero, lo confermano”.
Pensata per gli appassionati “digitali” di lingua e di Dante è l’iniziativa “Una parola di Dante fresca di giornata”: nei 365 giorni dell’anno dantesco, dal 1° di gennaio al 31 dicembre, ogni giorno, lungo tutto l’anno dantesco, una parola di Dante è presentata e commentata sul sito dell’Accademia, con un breve commento, in modo da poter esser condiviso anche sui social media. L’obiettivo è quello di invitare alla riflessione sul patrimonio culturale italiano coinvolgendo nelle celebrazioni un pubblico quanto più ampio e variegato possibile.
Alle Scuderie del Quirinale a Roma è in programma per il 5 ottobre la mostra Inferno. “È la prima volta - ha dichiarato il presidente delle Scuderie del Quirinale, Mario De Simoni – che una grande esposizione d'arte affronta il mondo 180 opere di 10 paesi. Mancano sette mesi all'inaugurazione della mostra e le trattative per i prestiti sono ancora in corso. Opere che accompagneranno la potenza creativa e visionaria dei versi di Dante e, come è uso delle Scuderie, si affiancherà alla mostra un lungo e denso programma di eventi che tenteranno di collegare i grandi temi danteschi alla complessità dei nostri tempi. La cura del progetto è affidata a Jean Clair, sommo storico dell'arte, uno dei grandi intellettuali del nostro tempo che si è continuamente interrogato sui temi e sulla natura del nichilismo e del male e sulle possibilità di superamento". Con i suoi contributi internazionali "la mostra vuole richiamare l'eco universale di Dante e la sua importanza per l'Europa. Dante sì il creatore della nostra lingua ma anche il nostro scrittore universale e anche colui che è la summa delle culture del tempo e quindi buona parte dei fondamenti dell'Europa si possono far risalire a Dante”.
Anche Firenze, ovviamente, aderisce con entusiasmo alle celebrazioni del Dantedì, in primis con il progetto del Museo della Lingua Italiana, proposto dal Governo e dal Ministero con l’obiettivo di inaugurare entro la fine del 2021 il primo lotto per onorare l’anno dantesco.
L’Accademia della Crusca fa parte delle commissioni scientifiche per la realizzazione di diverse esposizioni in programma a Firenze. Una di esse sarà intitolata ‘Onorevole e antico cittadino di Firenze’. Il Bargello per Dante, si terrà al Museo del Bargello da marzo a luglio 2021. La mostra, attraverso un percorso fatto di opere d'arte, manoscritti, testimonianze e documenti, intende ricostruire il rapporto tra Dante e Firenze dagli anni immediatamente successivi alla sua morte fino alla metà del Trecento.
Un'altra esposizione sarà allestita nel chiostro di Santa Maria Novella, in attesa dell’apertura del Museo della lingua italiana. La mostra sarà incentrata sull'importanza dell'opera e della figura di Dante per la storia della lingua italiana, con approfondimenti particolari su aspetti del dibattito cinquecentesco sulla lingua, configurandosi così come una simbolica anticipazione dei temi attraverso i quali si snoderà il percorso del futuro museo. Per il Dantedì, inoltre, è previsto il restauro del Cenotafio di Dante, inaugurato nel 1830 e realizzato con sottoscrizione pubblica, simboleggiando la riconciliazione del Sommo Poeta con Firenze.
Spazio anche per “le strade di Dante Alighieri” con iniziative che ricostruiscono il cammino del Sommo Poeta nel nostro Paese conciliando così la sfera di contenuti culturali con quella della fruizione turistica.
Viaggiare in Italia sulle orme di Dante Alighieri: sullo spunto dei percorsi del critico letterario e accademico Giulio Ferroni, il cui diario è diventato "L’Italia di Dante. Viaggio nel Paese della Commedia" (edito da La nave di Teseo), la Società Dante Alighieri presenterà un progetto di promozione turistico-letteraria, con il patrocinio del Comitato nazionale Mibact per le celebrazioni del VII centenario dantesco. Il progetto "L'Italia di Dante" sarà avviato su una nuova piattaforma digitale, dove le località visitate dal Poeta o da lui citate nella Commedia saranno proposte secondo itinerari che seguono le tracce dantesche.
Interessantie il progetto i 101 luoghi danteschi: 94 comuni toscani citati da Dante (o riferiti al Sommo Poeta), più sei territori (Lunigiana, Garfagnana, Casentino, Mugello, Maremma e Val di Chiana) e la Romagna toscana (da Acquacheta a Castrocaro), a cui spesso il poeta si è ispirato, che delineano il progetto interregionale che coinvolge Toscana ed Emilia-Romagna creando un prodotto specifico di promozione turistica territoriale integrata tra le due regioni.
Anche Verona si unisce alle celebrazioni e tra le iniziative una mappa (cartacea e virtuale) che traccia i percorsi danteschi all’interno del centro storico. A Verona, infatti, il grande poeta trascorse più di 7 anni del suo esilio e i riferimenti alla città, alla sua storia, ai suoi luoghi e tradizioni all'interno della Divina Commedia sono numerosi, tanto da poter essere strutturati in una vera e propria visita guidata letteraria che si snoda per luoghi noti e meno noti della città scaligera.
Altra protagonista l’Università di Bologna che, tra le iniziative, organizzerà a Ravenna un convegno internazionale di studi a maggio. In più ci sarà un evento a cadenza annuale dove i più grandi poeti contemporanei si cimenteranno con l’opera dantesca. Poi, a partire da aprile, a Ravenna e a Forlì si inaugureranno due mostre a tema dantesco: “Dante. Gli occhi e la mente. Le Arti al tempo dell’esilio” presso la Chiesa di San Romualdo a Ravenna (dal 24 aprile al 4 luglio 2021) e “Dante. La visione dell’arte”, presso i Musei San Domenico a Forlì, programmata dal mese di aprile, fino all’11 luglio 2021. Le due mostre faranno parte di un percorso espositivo dedicato al Sommo Poeta che vedrà a Ravenna le opere legate all’esilio dantesco e con cui Dante è entrato in contatto, opere che in alcuni casi il Poeta ha potuto vedere e conoscere, e a Forlì una ricca selezione di oltre 250 opere che, nei secoli successivi, hanno tratto ispirazione da Dante e dalla sua Commedia.
Il programma aggiornato e completo delle iniziative del Dantedì è su www.beniculturali.it/dantedì