"Il Viaggio delle Merci" accende i riflettori sulla logistica del Mezzogiorno
Un documentario cinematografico, prodotto dal PON Reti e Mobilità 2007-2013, racconta la logistica del Sud Italia ed i principali porti del Meridione
Roma, 12 aprile - Illustrare le attività dei principali porti del Sud Italia e raccontare un tema altamente tecnico come quello della logistica del Mezzogiorno utilizzando un linguaggio artistico tipico della cinematografia. “Il viaggio delle merci”, documentario prodotto dal Programma Operativo Nazionale Reti e Mobilità 2007-2013 e realizzato dal giovane regista Andrea Martelli, persegue proprio questo intento.
Seguendo il percorso di un chicco di caffè, dal suo arrivo nei porti italiani fino al processo di raffinazione, per arrivare al momento in cui sarà pronto ad approdare nei supermercati o a continuare il suo viaggio verso mete lontane, il docufilm accende i riflettori sulle imponenti infrastrutture del nostro territorio e rivela le cifre da capogiro del settore logistico e portuale italiano. Un ramo economico che in Italia coinvolge 16.250 aziende e produce un giro di affari di 200 miliardi di euro, pari circa al 12,7 % del Pil nazionale. Il tutto, come mostra il documentario, si concretizza in un viavai incessante, una danza di migliaia di giganteschi container e di persone.
“Il viaggio delle merci” fa tappa nei più importanti porti del nostro Meridione, quelli delle 4 regioni Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, e Sicilia), le aree, cioè, di intervento del PON. Come ha spiegato Maria Margherita Migliaccio, Direttore Generale per lo Sviluppo del Territorio, la Programmazione e i Progetti internazionali del Mit e responsabile del PON Reti e Mobilità, in occasione della presentazione del documentario, avvenuta di recente, “grazie al cofinanziamento dell’Unione Europea il Programma Operativo sta intervenendo con decine di progetti per migliorare le infrastrutture e le prestazioni logistiche”.
In effetti, quanto emerge dal documentario è una realtà sana, ben funzionante e dotata di ampi margini di miglioramento; un progresso che, ricorda ancora la dott.ssa Migliaccio, riguarda “non il settore in senso stretto, ma anche la condizione economica del paese nel suo complesso”.
L’importanza strategica di questo ramo è ampiamente riconosciuta tanto che, in previsione, il Programma Operativo 2014-2020 stanzierà il medesimo ammontare del precedente, per la realizzazione di interventi infrastrutturali e per il sostegno alle imprese della logistica.