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Briciole di pane

La Fiat 500 Topolino torna a casa

Prevista il 16-18 giugno un'esposizione di 250 esemplari al Lingotto di Torino per gli 80 anni del modello

Torino, 23 maggio 2016 – È stato fissato dal 16 al 19 giugno prossimi il ritorno della Fiat 500 Topolino al Lingotto. A suo modo un evento che non ha solamente il sapore del passato, ma anche quello di una rivisitazione importante di uno dei prodotti che hanno fatto la storia dell’industria automobilistica nazionale.
Si tratta di “Ling80annidopo”, l’evento che celebrerà uno dei miti della mobilità italiana – la Topolino, appunto -, che tornerà là dove si svelò per la prima volta: il 15 giugno 1936, primo giorno di vendita al pubblico della nuova autovettura.
Il ritorno al Lingotto, con salita alla pista di collaudo passando per la storica rampa ellittica, è uno dei momenti di punta di “Ritorno alle origini del mito” – Ling80 -, l'evento internazionale promosso a Torino per gli 80 anni di quest’auto. L’iniziativa è stata promossa dal Topolino Autoclub Italia e dal Club Topolino Fiat Torino, sotto l'egida della Federazione Europea Topolino Club. Nel capoluogo piemontese sono previste 250 Topolino di tutti i modelli realizzati fra il '36 e il '55 e provenienti da 14 Paesi europei. I partecipanti dovrebbero essere oltre 600.
Spiega Mario Garavoglia, Presidente del Comitato Ling80annidopo, che quanto organizzato “non è un nostalgico sguardo al passato ma una festa nel presente con lo sguardo al futuro per celebrare questa testimonianza di tecnica e design italiano”.
Fra gli appuntamenti, una mostra di 80 ex libris dedicati al mondo della Topolino, la giornata in Topolino alle residenze sabaude e quella allo Juventus Stadium. Sabato 18 giugno, inoltre, le vetture saranno esposte in piazza Vittorio nel centro storico torinese, per una festa a ritmo di fox-trot, lindy hop e boogie-woogie: i balli di moda nel periodo di lancio della vettura.
La Fiat 500, meglio conosciuta come "Topolino", è stata prodotta dal ’36 al 1955 e, dopo una serie di tentativi falliti, è dovuta all’ingegno di Dante Giacosa. Si tratta sostanzialmente di una “copia ridotta” della Balilla, un altro storico modello Fiat, con alcune innovazioni per risparmiare peso e costi; fra queste, per esempio, il radiatore messo sopra il motore per risparmiare la pompa dell'acqua, il telaio semplice con due travi a V dall'anteriore al posteriore, il motore 4 cilindri con valvole laterali. Sempre per risparmiare, l’alimentazione del motore a benzina è effettuata per gravità e quindi senza una pompa mentre la lubrificazione viene effettuata di fatto “per sbattimento”, cioè con il movimento degli organi stessi del motore.
ll prototipo definitivo venne collaudato su strada, il 7 ottobre 1934, lungo un percorso attorno a Torino su strade miste (sul tratto autostradale verrà raggiunta la velocità massima di 82 km/h).

Andrea Zaghi