La strada di Papa Francesco, venuto da lontano
Jorge Mario Bergoglio, di origini piemontesi, è il primo Papa proveniente dall'America Latina

Roma, 15 febbraio - Ha scelto il nome di Francesco, carattere umile e rivoluzionario, così come la sua storia. Il nuovo Papa è Jorge Mario Bergoglio, argentino, figlio di emigrati piemontesi.
Il padre Mario era un funzionario delle ferrovie, la madre, Regina Sivori, una casalinga con sangue piemontese e genovese. Jorge è nato a Buenos Aires il 17 dicembre del 1936, oggi ha 76 anni, in una famiglia di cinque figli. Il nonno Giovanni Angelo, astigiano di Bricco Marmorito di Portacomaro, si era trasferito a Torino per poi tentare il viaggio con l’intera famiglia verso Buenos Aires negli anni ’20 del secolo scorso.
Storie e vicende dell'emigrazione italiana verso il Sud America, dove diversi personaggi originari di Asti e della sua provincia diedero e continuano a dare loro apporto allo sviluppo culturale e imprenditoriale della nazione sudamericana. Storie raccontate dal torinese Giancarlo Libert nel suo libro “Astigiani nella Pampa” che regala anche un cameo al nuovo Papa.
Il profilo e la vita di Papa Francesco in questi giorni riempiono le pagine dei giornali, con autorevoli interventi che ne descrivono la personalità schietta, vivace, semplice.
Jorge Mario da giovane ha studiato come perito chimico e a vent’anni arriva per lui la chiamata religiosa. Nel 1956 è entrato nel seminario di Villa Devoto. Due anni dopo è passato al noviziato della Compagnia di Gesù, ha compiuto studi umanistici in Cile e nel 1963, di ritorno a Buenos Aires, ha conseguito la laurea in filosofia al Collegio Massimo San José de San Miguel.
È stato professore di letteratura e di psicologia e ordinato sacerdote nel dicembre '69. Maestro di novizi a Villa Barillari, San Miguel, nel '73 è stato eletto Provinciale della Compagnia di Gesù, incarico che ha esercitato per sei anni.
In quegli anni il gesuita si dedica fortemente allo studio. Viene nominato rettore del Collegio Massimo e delle facoltà di filosofia e teologia. Poi va in Germania a completare il proprio dottorato. Tornato in Argentina sente forte il richiamo per l'attività pastorale che eserciterà in una parrocchia gesuita di Cordoba.
Giovanni Paolo II lo nominò vescovo titolare di Auca e ausiliare di Buenos Aires nel maggio del '92. Il 27 giugno dello stesso anno ricevette nella cattedrale di Buenos Aires l'ordinazione episcopale dalle mani del cardinale Antonio Quarracino. Dopo la morte nel 1998 del cardinale Quarracino, primate d'Argentina, Bergoglio diventa arcivescovo di Buenos Aires.
Nel 2001 viene nominato cardinale da Giovanni Paolo II. Per sei anni, fino al 2011, ha guidato la conferenza episcopale argentina. Il 22 febbraio scorso Benedetto XVI lo aveva nominato il cardinale argentino membro della Pontificia Commissione per l'America Latina.
Papa Francesco ha camminato la sua “strada” religiosa per lungo tempo a Buenos Aires che lui ama chiamare l'Esposa, dove era solito visitare i poveri delle bidonville, raggiunti a bordo di un autobus o in metropolitana. La preoccupazione per gli ultimi è sempre andata di pari passo con quella educativa: a Buenos Aires ha creato un vicariato per la formazione dei giovani.
Abitava in un piccolo appartamento e girava per la città vestito della semplice tonaca da sacerdote. Sobrietà e incisività sono le caratteristiche del nuovo Papa.
Autore di numerosi libri, è uomo di grande cultura, appassionato lettore di Borges e Dostojevski, Dante e Manzoni ed ama la musica classica ed il tango. E, da buon sudamericano, stravede per il calcio tifando per la squadra del San Lorenzo di Almagro.