La Strada Regia delle Calabrie alla Reggia di Persano a Serre
Due giornate di incontri per la promozione culturale e turistica per la Reggia di Persano e la Strada Regia delle Calabrie nel territorio degli Alburni

Oltre 2.200 anni di storia, 490 chilometri che si snodano da Napoli a Reggio Calabria, toccando 44 città, 3 regioni, 4 province, 3 parchi nazionali, testimonianze di epoca romana, settecentesca, ottocentesca ma anche siti del neolitico e del paleolitico. Questo è la Strada Regia delle Calabrie, un patrimonio culturale straordinario, che sorge sui resti dell’antica “Capua-Regium”, una delle più lunghe vie costruite dai Romani in Italia. In epoca romana esisteva un percorso viario che univa le città e i villaggi che si affacciavano sul mare della costa vesuviana con una fitta rete di strade secondarie che, in modo capillare, consentiva di raggiungere tutti gli abitati perivesuviani. Non sono noti documenti relativi a quest'opera. Il primo documento che descrive questa Strada Consolare è la Tabula Peutingeriana (opera del XII-XIII sec.), tratta da un'antica carta romana che menziona le vie militari. I due più importanti insediamenti erano Ercolano e Oplonti e, dopo aver toccato Pompei e Stabia, proseguiva per l'attuale costa sorrentina per raggiungere il Capo Minerva. La Strada Consolare, seppellita a seguito del terremoto del 79 d.C., si trova probabilmente ancora al di sotto delle mantellature laviche, sotto l'attuale strada nazionale ricostruita al di sopra della Strada Regia e le pietre miliari sparirono seppellite dai prodotti eruttivi. La sua ricostruzione avvenne successivamente a un livello più alto.
Il nome di Strada Regia delle Calabrie risale probabilmente al XVI sec. quando Napoli passò sotto il dominio della Spagna e divenne capitale del Regno delle due Sicilie dando forte impulso demografico all'area. La strada Regia delle Calabrie si ritroverà spesso nei grand tour e anche Wolfgang Goethe la percorse per arrivare a Paestum. Le strade regie godevano di notevole ampiezza per consentire il passaggio del traffico ordinario ma anche dei corrieri regi ed erano solitamente contraddistinte dalla presenza di numerose stazioni di posta e di cambio cavalli che servivano ai viaggiatori e ai corrieri per poter percorrere distanze maggiori nel minor tempo possibile. In Italia le strade regie spesso percorrevano le antiche strade romane che servirono al medesimo scopo, ma alcune vennero realizzate completamente ex novo.
In occasione delle celebrazioni dei 250 anni dalla morte di Luigi Vanvitelli, l’Archeoclub d’Italia, l’Associazione Siti Reali, in collaborazione con il Comune di Serre (Salerno), presenta alla Reggia di Persano due giornate dedicate alla strada Regia delle Calabrie. Il 19 e il 20 gennaio 2024 sono programmati due giorni di incontri, visite e proposte di promozione culturale e turistica per la Reggia di Persano, a Serre, e la Strada Regia delle Calabrie nel territorio degli Alburni. Gli incontri rappresentano l’occasione per discutere sulla valorizzazione della palazzina di caccia voluta da Carlo di Borbone nel 1752 e l’antico itinerario stradale che, fin da epoca romana, attraversa il vasto territorio ai piedi degli Alburni.
Al tavolo partecipano il Ministero della Cultura, la Regione Campania, la Provincia di Salerno, il Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli, la Soprintendenza BB.AA. di Salerno e Avellino, i direttori del Parco Archeologico di Paestum/Velia e della Reggia di Caserta e varie Associazioni locali. Al centro del dibattito il recupero delle evidenze storico-architettoniche e la promozione di nuove forme di turismo culturale e responsabile, all’interno del territorio degli Alburni, tra i più belli e incontaminati del Sud Italia e dalle enormi potenzialità turistiche.