Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

L'Africa è pronta alla nuova linea ferroviaria: nella fauna selvatica del Kenya circa 600 km di binari tra elefanti, leoni e giraffe

Nei suggestivi paesaggi africani la nuova infrastruttura, realizzata da un'impresa cinese, sarà consegnata il prossimo anno e collegherà importanti città dell'Africa orientale. Prevista anche un'autostrada a sei corsie

Roma, 25 maggio 2016 - Tra lo scetticismo e la non condivisione di numerosi ambientalisti e animalisti, in Africa diventano sempre più concreti i progetti di modernizzazione e realizzazione di nuove infrastrutture. Dovrebbe essere consegnata il prossimo anno la nuova linea ferroviaria, di ben 587 km, che si snoderà nel bel mezzo della fauna selvatica del Kenya, tra due storiche riserve nazionali: Tsavo e Nation Park of Nairobi dove nascono, crescono e vivono molteplici razze di animali. E così nell’imminente futuro, i turisti che si recheranno in visita per guardare o fotografare elefanti, giraffe, rinoceronti, leoni e bufali, potranno assistere anche al passaggio dei treni. E’ ormai in fase avanzata il processo di miglioramento dei trasporti e delle infrastrutture, ma nello stesso tempo si scontra con un patrimonio paesaggistico e naturalistico che da sempre fa parte del continente africano e che suscita, soprattutto nei popoli che ci vivono, un senso di appartenenza e di protezione.


La sfida che questo ecosistema perfetto sta perdendo con la modernizzazione è voluta e garantita soprattutto dai soldi degli investitori cinesi. Il progetto, già ribattezzato "The great Wall of China", è gestito dall'East Africa Community (organizzazione intergovernativa che comprende Burundi, Kenya, Rwanda, Sud Sudan, Tanzania e Uganda), con i soldi della CRBC (impresa cinese di proprietà statale impegnata nella realizzazione di grandi infrastrutture) e dal settore import export della Bank of China. I treni collegheranno la città costiera di Mombasa e la città di Navaisha, in un tempo di circa 4 ore rispetto alle 12 attuali impiegate in auto su un vecchio tracciato stradale. Viaggeranno ad una velocità di 120 km/h e saranno in grado di trasportare 25 milioni di tonnellate di merce all'anno.

 

La nuova linea ferroviaria dovrebbe essere completato a giugno 2017 e viene considerata la più costosa ed ambiziosa dai tempi in cui il Paese conquistò l'indipendenza nel 1963. Le due riserve kenyane sono state già interessate in passsato da lavori per grandi opere, infatti risale al 1899 la vecchia linea ferroviaria, realizzata sotto gli inglesi da operai indiani e africani, si tratta della Lunatic Line che collegava Mombasa a Nairobi. Come spesso accade, i progetti che iniziano e riscuotono successo, possono continuare e ramificarsi; si prevede infatti che la ferrovia arrivi fino a Kampala, in Uganda, e Juba in Sud Sudan e che al suo fianco corra un'autostrada a sei corsie.

Di fronte a tale avanzamento infrastrutturale è evidente che l'Africa vuole allinearsi con i paesi industrializzati e l'impatto di questa costruzione su tutto ciò che la circonda sarebbe senza precedenti. Il presidente kenyano, Uhuru Kenyatta, si dimostra ottimista e lungimirante: "Il progetto sarà la mia eredità a questo Paese. Non trasformerà solo il Kenya ma tutta la regione africana orientale".

Nel frattempo la prima posa in opera di pietre e binari ha già interferito negativamente con i movimenti degli elefanti. I binari saranno sopraelevati, per ridurre l'impatto ambientale, ma avranno solo pochi ponti sotto cui la fauna selvatica sarà costretta a passare. Il disagio degli animali è testimoniato dai collari Gps di cui sono stati dotati per studiarne l'interazione con le infrastrutture umane, ma i primi riscontri non sono stati positivi e gli animali, spaesati, si sono visti costretti a cambiare le piste, che normalmente percorrono da decine di anni. Per loro, forse, sarà necessaria una segnaletica adeguata con le indicazioni a non attraversare i binari oppure attendere il passaggio del treno. Ed anche a questo dovranno abituarsi. Gli esperti spiegano che la perdita di elefanti provoca effetti drammatici, sono animali importanti nelle riserve naturali dell’Africa perché scavano e trovano l'acqua e fanno parte di un equilibrio naturale che sarà trasformato da quel processo di modernizzazione.

Lello La Pietra