L'incubo di un viaggio in tir per raggiungere il sogno europeo
The European dream, il viaggio fotografico verso Bruxelles per raccontare il dramma dei migranti
Roma, 30 giugno - Un grosso, ferroso camion per alcuni può avere l’aspetto di una carrozza delle favole, di quelle che appaiono per magia e sono capaci di trasportare ovunque si voglia. Un grosso, ferroso camion può per alcuni somigliare ad una splendida carrozza perché è in grado di condurre verso un sogno. Quel sogno per quelle persone si chiama Europa.
Questa è la ragione che ha spinto il fotografo Alessandro Penso, vincitore del World Press Photo 2014 per la categoria “General News”, a scegliere un tir per la realizzazione del suo progetto: attraversare l’Italia ed arrivare fino a Bruxelles per raccontare le storie delle persone che hanno tentato la strada della felicità, migranti fuggiti dai loro paesi per le ragioni più disparate ed in cerca di un futuro migliore. “The European Dream- Road to Bruxelles” è dunque una mostra fotografica itinerante, che intende avvicinare e far conoscere la realtà drammatica di queste persone a chi si trova ad accoglierle sul suo territorio, ai cittadini che hanno contatto diretto e immediato con il problema immigrazione.
Il camion ha fatto tappa, nei giorni scorsi, nelle principali città italiane: è partito da Bari per arrivare ad Ancona, le nostre prime due località che accolgono i profughi provenienti dai vicini paesi affacciati sull’adriatico; è stata poi la volta di Roma, Firenze e Milano, lasciata ieri per oltrepassare le Alpi e raggiungere Ginevra. Di lì poi sarà la volta di Strasburgo ed infine di Bruxelles. Qui il tir arriverà il 4 luglio per portare al Parlamento Europeo la voce dei migranti, attraverso le immagini che li ritraggono.
Nonostante il viaggio abbia avuto inizio in Italia, in realtà il progetto parte dalla Grecia, la porta orientale d’Europa per chi proviene dall’Asia o dal Medio Oriente. E’ il luogo dove Alessandro Penso è entrato in contatto con migliaia di giovani rimasti “bloccati” in balia di controlli di sicurezza sempre più severi e di una crescente paura dell’altro, in un paese decadente e logoro, che è solo la vaga ombra di sé stesso, culla della civiltà in un’era che fu.
“Quello che mostriamo nel camion è anche una conseguenza delle leggi europee”, sostiene il fotografo facendo riferimento a quanto previsto dal regolamento di Dublino, che riguarda la competenza in materia di concessione del diritto d’asilo. Una normativa che porta i paesi ad autoregolarsi in modo diverso, generando una forte disparità nella attribuzione dello status di rifugiato. La Grecia ha sperimentato una crescente difficoltà nel gestire la situazione, anche a causa della grave crisi economica che ha acuito le tensioni sociali e ridotto notevolmente le risorse necessarie a gestire l’afflusso di persone dall’estero. Per questo è diventata particolarmente chiusa. I problemi che incontra questo paese, però, non sono molto diversi da quelli che si riscontrano in Italia. In generale, i paesi europei che affacciano sul mediterraneo si trovano in particolare difficoltà, perché rappresentano l’ingresso principale del continente ma sono al contempo quelli economicamente più fragili. Ciò nonostante, come sostiene lo stesso Penso, “sono lasciati soli dal resto dell’Europa. Fungono da cuscinetto rispetto agli altri paesi del mondo. Anche per questo motivo vogliamo arrivare a Bruxelles” .
“The European Dream” attraversa quindi fisicamente l’Italia e arriva in Europa non solo per ribadire l’importanza della tutela dei diritti umani e per incoraggiare un senso di solidarietà nelle persone, ma anche per riaffermare con forza che la questione immigrazione riguarda l’intera Unione Europea, se è vero che di Unione si tratta.
Il viaggio del “tir dei sogni” si concluderà il 17 luglio con il rientro in Italia, a Cortona, la città che ospita il “Cortona On the Move”, l’annuale festival dedicato alla fotografia in viaggio che assieme all’UNHCR ha dato vita al progetto. Per la sua realizzazione, inoltre, hanno offerto il loro supporto diversi ed illustri nomi del settore del trasporto merci, come Fai Service, Petra e Menci, oltre a realtà quali Gus ed Icaro.