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Briciole di pane

Matera e la murgia materana

Le Strade del Cuore di Anas: lungo la A2 – Sicignano degli Alburni-Potenza

Cartolina di una città tutta da scoprire. Gli scavi archeologici, che nell’area alta della Civita affondano fino a dieci metri di profondità, hanno permesso una scansione delle epoche che comincia dall’età del ferro.
Una intera città scavata nella roccia. Un luogo che testimonia l’avvicendarsi di epoche e popoli: diecimila anni di cambiamenti e trasformazioni, di arti e culture. Matera, capitale europea della cultura 2019, con la forza di un centro storico inimitabile nel quale i Sassi, Patrimonio dell’Umanità Unesco, rappresentano una ideale e straordinaria continuità temporale tra le comunità che dal paleolitico ad oggi hanno abitato in questa area tufàcea a ridosso della Murgia. Le acque della Gravina lambiscono così alle spalle, creando uno strapiombo, il complesso di antichi edifici della cui in caritevole vista si gode dopo circa due ore di auto, attraversando gran parte della Basilicata, dall’uscita Sicignano degli Albumi. Gli scavi archeologici, che nell’area alta della Civita affondano fino a dieci metri di profondità, hanno permesso una scansione delle epoche che comincia dall’età del ferro; quindi la dominazione greca e quella romana per poi balzare al periodo cristiano e bizantino, fino alle incursioni di barbari e saraceni, con la costante impostazione di una comunità agropastorale tenacemente ancorata a un territorio tutt’altro che agevole da abitare. Oggi, sono circa 60mila gli abitanti di questa città a 400 metri sul livello del mare divisa tra lo spettacolo dei Sassi, la parte medioevale e quella moderna.

  Leggi l’articolo completo tratto da Le Guide di Repubblica