In moto per il Piemonte con Luca Argentero
Nella Guida di Repubblica Italia in moto il popolare attore racconta quali sono le mete più belle della sua regione di origine

Torino, Venaria, le Langhe, Barolo, la Val di Susa. Sono queste solo alcune delle tappe proposte da Luca Argentero nel suo viaggio piemontese in motocicletta raccontato nella Guida di Repubblica Italia in moto, pubblicata nel 2020. Come spiega nella Guida l’attore di Saturno contro di Ferzan Ozpeteck, reduce recentemente del grande successo della serie tv Rai Doc – Nelle tue mani e in uscita in questi giorni con il remake seriale per Disney Plus dello storico film di Ozpetek, da lui stesso adattato Le fate ignoranti: “Il Piemonte è una regione che offre a chi la visita panorami diversi in un raggio non tanto vasto. Si va dalle montagne meravigliose ai laghi, dalle colline alle città storiche. E non a caso la sua Film Commission, una delle prime nate in Italia insieme a quella della Puglia, ha portato qui tanto cinema a caccia di location. Compresi alcuni film che ho girato, come Solo un padre di Lucini e Bianca come il latte, rossa come il sangue di Campiotti, tutti e due a Torino”.
"Partirei – prosegue - naturalmente da Torino, dal centro di questa bellissima città dove sono nato, dalle grandi piazze, muovendomi su via Po, verso piazza Vittorio e lungo il fiume e già così si ha una stupenda panoramica della sue meraviglie. Io da ragazzo sono cresciuto passando le notti ai Murazzi, sotto il fiume, che adesso offrono una vista diversa, ma allora erano un posto molto suggestivo e, soprattutto, un luogo di divertimento trasgressivo, sempre al limite, per i giovani della notte degli anni Duemila, che tra l’altro lasciavano la città più pulita sopra. C’era una distesa di locali uno dietro l’altro aperti tutta la notte, che adesso si sono spostati perché non garantivano la sicurezza, erano un po’ all’arrembaggio”.
Qual è la prossima tappa? “Certamente Venaria, alla reggia reale che è uno dei posti più affascinanti per un turista che arriva e ha voglia di passare una giornata in un percorso misto tra la natura e la storia, il tutto arricchito da esposizioni di arte contemporanea. Tra i giardini reali e le scuderie è un enorme agglomerato di bellezza e, ripeto, mostre. Lì ho visto quelle di due fotografi, Steve McCurry e David LaChapelle. E a proposito di eventi bisogna tornare a Torino per visitare Ogr, ovvero Officine Grandi Riparazioni, un’area industriale riconquistata all’arte e alla musica. Io tra l’altro fin da ragazzo sono amico dei Subsonica, un altro regalo di Torino al mondo della creatività”.
Spostiamoci nella provincia. “Andiamo nelle Langhe, dove sono andato spesso da adulto, perché sono un appassionato di vino e di quel percorso enogastronomico dove è un piacere andare a scoprire ristoranti e cantine, un susseguirsi senza fine in pochi chilometri quadrati. Magari nella stagione dei tartufi, per gustare il mio piatto preferito, i tagliolini, appunto, con i tartufi. Ma si possono esplorare tanti altri sapori. E poi ci si può fermare a Barolo, un paesello, un classico borgo rurale antico molto curato tra ettari di vigneti lungo morbide colline. E qui si tiene Collisioni, un festival agrirock che offre tanti concerti di band famose su un piccolo palco in piazza”.
Che altro consiglia come meta? “Senza dubbio le montagne della Val di Susa, dove da ragazzo andavo spesso a sciare con le comitive di amici, a San Sicario, a Bardonecchia, quando si faceva 'sega' all’università. E che sono incantevoli anche d’estate”.