Nasce l'Associazione Nazionale Amici delle Strade
Un progetto per la salvaguardia storica e sociale delle nostre strade
Roma, 29 ottobre 2013 - Il mondo è fatto di strade. Belle, brutte, ben costruite, mal costruite, piene di buche o no, sicure, pericolose. Con un bel panorama, che è anche una cosa che non guasta mai, oppure no. E l’Italia in questo forse possiede uno dei migliori primati al mondo: strade costruite sullo sfondo di paesaggi mozzafiato e che quindi diventa un doppio piacere percorrere. Ma quel che accomuna tutte le strade nel mondo è la loro missione sociale: permettere alle persone di raggiungere luoghi, città, mondi, vite. Nuovi, differenti. Le strade consentono alle persone materialmente di conoscere, proprio come nella valenza significativa del verbo greco di derivazione, e danno un significato certo mai banale: quello della speranza. Oggi così esigua, così refrattaria.
Molto spesso sono le strade stesse ad essere “cultura” e soprattutto a farla. Non solo quelle storiche costruite in antichità, ma anche quelle che per eventi più recenti sono state rese protagoniste di un Paese, di un momento politico o semplicemente fenomeno sociale o anche semplice rappresentanza dei luoghi nelle quali sono state strategicamente costruite. Possono essere portatrici di memoria storica o di memoria affettiva, per certi versi quest’ultima molto più preziosa perché personale, intima, capace di generare il ricordo di pochi, quello proprio, che ci apparterrà sempre. È su queste basi che nasce l’Associazione Nazionale Amici delle Strade. Un’iniziativa senza scopo di lucro e apolitica fondata ufficialmente lo scorso 13 marzo proprio per volontà del Presidente dell’Anas Pietro Ciucci, tra i soci fondatori insieme a Giuseppe Scanni, Piero Buoncristiano e Stefano Granati, che dell’Associazione è anche il Presidente.
Oltre al sito web, già pubblicato on line, sono tante le iniziative in corso di definizione o di pianificazione alle quali l’Associazione sta lavorando e che coinvolgeranno progressivamente tutto il territorio nazionale, tra cui l'educazione e la segnaletica stradale, la sicurezza alla guida per le varie categorie di utenti (pedoni, autotrasportatori, ciclisti, motociclisti, automobilisti, ecc.), la prevenzione agli incidenti stradali, specie in età giovanile; la sicurezza delle infrastrutture della rete stradale e dei veicoli; la mobilità eco-sostenibile; la salvaguardia di materiale fotografico, audiovisivo e multimediale, sempre in relazione alle strade, sia italiane che estere (un progetto molto simile per missione sociale a quello strutturato dalla Fondazione appena nata di Ferrovie dello Stato), nonché delle case cantoniere, dei veicoli e delle attrezzature di esercizio, in particolare quelle d’epoca, che serviranno da riferimento al pubblico per comprendere i progressi tecnologici del lavoro manutentivo; lo sviluppo dell’inter-modalità dei sistemi di trasporto; inoltre non mancheranno servizi e manifestazioni per gli associati.
Possono partecipare e iscriversi all’associazione non solo i dipendenti Anas, ma chiunque ne abbia desiderio sottoscrivendo una tessera, già ora per il 2014, e decidendo la modalità della partecipazione (socio sostenitore oppure ordinario). Come ricorda l’articolo tre dello Statuto, che è esemplificativo di tutto il progetto sostenuto da Granati e dalla struttura degli organi dell’Assoziazione, dove compaiono i due vice-presidenti del Consiglio direttivo, Giuseppe Scanni e Piero Buoncristiano, il Segretario Francesca Mattei, il Tesoriere Settimio Nucci e il revisore legale dei conti Giancarlo Piciarelli: “L’associazione ha per scopo la valorizzazione e la diffusione del patrimonio culturale inerente le strade e di quanto ad esse comunque ricollegabile sotto il profilo storico, tecnico, operativo, della sicurezza, delle attrezzature e dei mezzi anche storici utilizzati, compresi i veicoli d’epoca, così come definiti dal nuovo Codice della Strada, e di quelli di interesse storico o collezionistico, ecc. A tal fine l’Associazione promuoverà ed organizzerà tutti gli eventi e le iniziative in Italia e all’estero, se del caso in collaborazione con altre associazioni, federazioni, fondazioni, enti e società pubblici o privati, anche internazionali, volti ad interessare e coinvolgere quanti più soggetti possibile, con particolare riferimento ai giovani e alla prevenzione degli incidenti stradali”.