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Briciole di pane

Pedoni distratti ma, comunque, collegati in Internet

Una ricerca Ford evidenzia i rischi della disattenzione

Roma, 9 novembre 2015  - “Te l’avevo detto di stare attento!”. E’ un modo di dire per rimproverare, più o meno bonariamente, chi, pur potendolo evitare, finisce nei guai. In questo rimbrottare c’è pure un richiamo alla distrazione. Quella che, spesso, è causa e concausa scatenante degli incidenti che si registrano quotidianamente sulle strade del mondo. Lo conferma una ricerca sulla sicurezza stradale, promossa dalla Ford, che ha interessato un campione di 10.000 persone residenti in Europa, nella quale si evidenzia come gran parte degli intervistati, quelli rientranti nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 24 anni, siano pedoni disattenti e, si badi bene, consapevoli del rischio che comporta l’esserlo. Sul banco degli imputati ci sono, soprattutto, gli smartphone, sempre più mirabilia tecnologiche che paiono “vivere” in simbiosi con i loro proprietari. Niente di male, ovviamente, a farne un uso smart. Intelligente, per intenderci. Ma da tenere rigorosamente in stand by in situazioni particolari.

Tra le cattive abitudini che caratterizzano il binomio telefonino-pedone, messe in risalto dall’indagine, riferendoci a quando si attraversano le corsie utilizzando i passaggi pedonali, c’è il conversare al cellulare, per l’86%, dei passanti di nazionalità romena; subito dopo troviamo gli italiani (67%); a seguire, gli spagnoli (65%). Per restare nel Belpaese, quando si è sulle “zebre” ci si ostina a navigare in Internet (il 12%), a giocare on line (il 5%), a visualizzare video (il 4%). Risultato: il 21% circa delle vittime della strada nei paesi membri della Ue, dicono le statistiche, sono pedoni.
E’ possibile contrastare il fenomeno, per indicare solo alcune delle possibili soluzioni, riducendo ulteriormente la velocità dei veicoli all’interno delle aree urbane, introducendo le cosiddette “Zone 30”; potenziando l’illuminazione pubblica, dove insufficiente; installando sempre più sofisticati sistemi tecnologici a bordo auto per avvisare il conducente della presenza di un qualsiasi ostacolo.
Ma, molto più semplicemente, basterebbe una maggiore attenzione e un maggiore buonsenso da parte dei pedoni per ridurre il numero degli incidenti che li vede coinvolti.

Carlo Argeni