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Briciole di pane

Polizia e Ministero dell'Istruzione in prima linea contro il cyber bullismo

Partirà da Roma la campagna informativa realizzata dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione per prevenire i rischi che si nascondo nei social network

Roma, 23 gennaio 2014 - Polizia di Stato e Ministero dell’Istruzione insieme per la sicurezza dei ragazzi sui social network. Sta per partire da Roma una campagna educativa di sensibilizzazione dal titolo Una vita da social che farà tappa in 30 città, comprese le isole. Scopo dell’iniziativa, è quello di prevenire i rischi e i pericoli che si nascondo nei social network. Per mettere in guardia le giovani generazioni dalle insidie del web, la Polizia ha elaborato un progetto dinamico e innovativo, un vero e proprio decalogo: un "manuale d'uso", per tenere alla larga i truffatori in rete.

Per la prima volta un’iniziativa del genere ha trovato la collaborazione di grandi aziende come Facebook, Fastweb, Google, 3, Libero, Microsoft, Poste italiane, Telecom Italia, Norton by Symantec, Skuola.net, Vodafone, Virgilio, Wind e Youtube, che insieme alla Polizia di Stato guardano al medesimo obiettivo: creare le condizioni per una rete più sicura, anche alla luce dei recenti episodi di cronaca culminati con suicidi di adolescenti, e, soprattutto, cercare di porre rimedio al preoccupante fenomeno del cyber bullismo e a qualsiasi forma di prevaricazione che possono verificarsi per un uso improprio della rete.

Da Roma a Milano, toccando grandi e piccole città come Firenze, Livorno, Pisa, Genova, Sanremo, Olbia, Nuoro, Cagliari, Palermo, Catania, Reggio Calabria, Cosenza, Bari, Potenza, Matera, Salerno, Napoli, Campobasso, Pescara, L’Aquila, Perugia, Ancona, Pesaro Urbino, Rimini, Bologna, Padova, Venezia, Trieste, Trento, Aosta, Torino, gli agenti della Polizia di Stato del territorio, in veste di insegnanti, impiegando un truck multimediale preparato dal consorzio Gruppo Eventi come una vera e propria aula scolastica, istruiranno studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online, adoperando un linguaggio chiaro adatto a grandi e piccoli.

Per avvicinare gli adolescenti la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha creato la pagina facebook Una vita da social, continuamente aggiornata su appuntamenti, attività, contributi raccolti alle tappe del truck, uno spazio aperto sul quale i giovani potranno interagire postando i loro commenti sugli appuntamenti.

Basandosi su una ricerca di Skuola.net, realizzata nei giorni scorsi, la Polizia ha calibrato le misure adottate nell’opera divulgativa. Dall’indagine è venuto fuori che su un campione di 2000 giovani, un ragazzo su tre rimane sempre connesso ai social network; il 27% degli intervistati ha incontrato una persona conosciuta sul web; il 23% di quest’ultimi li ha incontrati da soli senza avvisare prima qualche amico o parente, il 35% degli intervistati, invece, ha messo al corrente genitori o amici. Un quarto dei ragazzi ha ammesso che occasionalmente assume atteggiamenti da cyber bullo, mentre il 6% dei ragazzi abitualmente si comporta da cyber bullo. Il 13% dei ragazzi ha ammesso di aver postato foto e video di se stesso in pose provocatorie; il 17%, invece, ha confessato di averlo fatto in cambio di regali, denaro o ricariche telefoniche.

L’iniziativa, che invita i ragazzi perennemente connessi a un maggiore equilibrio, si fonda su due capisaldi: “prevenzione e formazione”, come ha detto il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza - Alessandro Pansa. Facendo riferimento ai vantaggi legati alla rete, il Capo della Polizia si augura che “Internet possa essere vissuto da tutti, a partire dai banchi di scuola, come un’opportunità e non come un pericolo. Prevenzione e formazione sono gli strumenti più efficaci per far sì che i giovani imparino a navigare con prudenza in internet e per aiutare, allo stesso tempo, i genitori a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere i figli dai pericoli del web”.

Christian D'Acunti

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