Scilla: un ex ristorante diventerà Museo del Mito
La Commissione straordinaria del comune ha approvato il progetto di fattibilità per un importo 300mila euro

A Scilla, in provincia di Reggio Calabria, la Commissione straordinaria del comune ha approvato con una delibera il progetto di fattibilità tecnica ed economica, redatto dall'Ufficio tecnico, per il recupero e la riqualificazione dei locali di un ex ristorante locale, per un importo di 300mila euro. Il Comune ha partecipato all'avviso pubblico relativo al sostegno di iniziative di valorizzazione dei Borghi della Calabria, presentando un progetto dell'importo complessivo di quasi 1,5 milioni di euro. Ne dà notizia Tina Ferrara sulla Gazzetta del Sud – Reggio Calabria. Due sarebbero gli interventi. Il primo, per un importo di quasi 700mila euro, riguarda un percorso di collegamento dal porto con la balconata sovrastante l'antico borgo di Chianalea. Sviluppato attraverso percorsi pedonali ecosostenibili, il progetto prevede l'inserimento di aree di sosta, la messa in sicurezza della galleria San Francesco da Paola che si trova sotto il Castello e che collega il borgo di Marina Grande con Chianalea.
Il secondo intervento è invece sul recupero dei locali sottostanti piazza San Rocco da adibire a Museo materiale e immateriale del Mito, per rendere fruibile dai turisti l'area adiacente all'ascensore meccanizzato che collega la parte alta di Scilla a Marina Grande. La possibilità di vedere realizzato un museo del Mito accanto all'ascensore valorizzerebbe maggiormente l'area adiacente piazza San Rocco. L'opera è stata finanziata dalla Regione Calabria nel 2006 e successivamente si sono verificati una serie di intoppi burocratici che hanno portato alla sospensione dei lavori. Oggi l'ascensore costruito dentro il costone prospiciente la strada statale 18 “Tirrena Inferiore” è stato completato, ma ancora non è stato attivato.
Il mito di Scilla ha una valente importanza storica e letteraria e rientra anche nel progetto di Anas sulla valorizzazione del territorio che costeggia la A2 “Autostrada del Mediterraneo”. L’obiettivo è quello di valorizzare la bellezza del Mezzogiorno, guidando l’automobilista verso una riscoperta consapevole dello straordinario patrimonio turistico e culturale del Sud d’Italia.
Scilla era una splendida fanciulla dagli occhi azzurri, figlia di Forco e Ceto, di cui si era follemente innamorato Glauco, Dio marino, metà uomo e metà pesce, figlio della dea Poseidone. Scilla, rifiutò il suo amore e Glauco si rivolse alla Maga Circe che, invece si era innamorata del dio marino. Contrariata per il diniego di Glauco, perdutamente innamorato di Scilla, si vendicò, gettando in mare una pozione malefica. Scilla si immerse in mare, trasformandosi in un mostro enorme ed altissimo con sei enormi teste di cane, con tre file di denti ognuna, un busto enorme e delle gambe a guisa di serpente. La storia di Scilla venne descritta nel’Odissea da Omero.