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Briciole di pane

Sicurezza stradale. Spot di forte impatto per contrastare l'alta velocità

Cliccatissimo su Youtube, realizzato dalla Transport Agency della Nuova Zelanda

Roma, 15 gennaio 2014 - Spot educativi. Di forte impatto mediatico ed emotivo. Perché l’incidentalità stradale continua a registrare vittime e feriti. Ogni giorno. E allora, per cercare di contrastare questo stato di cose, le campagne sulla sicurezza diventano ancora più scioccanti. Ultimamente, fa discutere, e conta già milioni di visualizzazioni su Youtube, quella realizzata dalla Transport Agency della Nuova Zelanda. Il messaggio è: "Le persone commettono errori, tu rallenta!" (Speed Ad - Mistakes, in inglese).

Il video è, come dicevamo, anche sul web, visibile al link: http://www.youtube.com/watch?v=xar51ytcVgA. Si rappresentano due tipologie di automobilisti: uno corretto, l’altro scorretto. Uno procede a velocità eccessiva, l’altro guida con prudenza. In un incrocio di campagna i loro destini s’intersecheranno. Ma, prima dell’impatto tra i due veicoli, il tempo si ferma. I due uomini scendono dalle rispettive macchine. Uno spiega perché andava troppo veloce; l’altro risponde, in maniera implorante: “Ho un bambino”. E’ un attimo. Il tempo riprende, inesorabilmente, a scorrere. L’impatto è drammatico.

Il messaggio è chiaro: l’errore e l’imprudenza di uno ha conseguenze, in questo caso drammatiche, su un altro. Un altro, evidentemente, incolpevole.

Lo spot, realizzato per fronteggiare la sinistrosità rilevata in Nuova Zelanda (83 morti e oltre 200 feriti nel 2013), evidenzia, ancora una volta, la necessità di prevenire e contrastare condotte di guida sbagliate.

Pure in Italia si moltiplicano le iniziative per garantire una viabilità sicura. Una delle ultime campagne di sensibilizzazione (il claim: “Sulla buona strada”), è quella promossa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Oltre alle azioni di contrasto poste in essere, quotidianamente, dalle Forze dell’Ordine, per prevenire e reprimere le violazioni al Codice della strada, c’è da registrare il contributo dato, sul fronte della sicurezza, dagli Enti proprietari delle strade.

Un’attività di presidio delle arterie che sia si avvale di uomini e tecnologie sempre più sofisticate. L’Anas, ad esempio, proprio per tentare di scoraggiare il mancato rispetto dei limiti di velocità, ha progettato e installato, su alcune tratte ad alta incidentalità, un nuovo sistema di rilevazione elettronica della velocità, media e istantanea, denominato “Vergilius”. A gestirlo è la Polizia Stradale.

Carlo Sgandurra