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Briciole di pane

Strade e ferrovie nella Grande Guerra: dalle strade bianche alla prima autostrada

Pillole di Muvias, il Museo Virtuale di Anas, che racconta la crescita economica e sociale dell'Italia e quella della sua rete viaria

Durante la Grande Guerra gran parte dei soldati, degli armamenti e delle vettovaglie arrivarono in treno, che in quel periodo aveva ancora una sorta di monopolio dei trasporti su lunghe e medie distanze. Per supportare il fronte, furono realizzati alcuni nuovi tronchi ferroviari, poi in parte riutilizzati per servizio viaggiatori nel dopoguerra. Ma soprattutto fu costruita una rete di ferrovie smontabili “decauville”, che misuravano circa 200 km al momento della ritirata sul Piave.

 

La guerra 1914-18 conobbe tuttavia una novità nei veicoli e nelle infrastrutture, dato che furono presenti per la prima volta gli autoveicoli in un conflitto di grande estensione, soprattutto i camion. Il ruolo delle strade e dei camion, che integravano il servizio dei treni, si rivelò molto importante in funzione logistica.

 

Nelle zone di montagna, dove non arrivavano i treni, fu realizzata un’organizzazione dei rifornimenti complessa. Colonne di 20-30 autocarri carichi di viveri, vini, generi di conforto, materiali da costruzione, arrivavano dietro al fronte. Autocarri di diverse dimensioni erano organizzati in sezioni di 22 veicoli, al comando di un ufficiale subalterno.

Numerose automobili servivano per il trasferimento di ufficiali superiori, vi erano inoltre motociclette porta-ordini, trattori per trasporto materiali pesanti, veicoli di altri tipi secondo le esigenze del servizio da svolgere.

Per arrivare al fronte, dunque, oltre ai tradizionali muli, che si rivelarono comunque predominanti, furono presenti i mezzi a motore.

 

Per consentire il passaggio degli autoveicoli, numerose strade furono costruite spesso adattando i precedenti sentieri, anche in forte pendenza, mantenute e anche sgombrate dalla neve in inverno per superare i margini degli altipiani e consentire ai motori di salire verso le retrovie del fronte.

 

 

Questa e altre storie d'Italia sono raccontate su Muvias, il Museo Virtuale di Anas che, attraverso la narrazione di grandi eventi e persone, descrive la crescita economica e sociale del nostro Paese e quella della sua rete infrastrutturale dal '900 ad oggi.

Muvias è stato sviluppato da Anas in partnership con l’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del CNR.

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