Sull’Antica consolare tra monti e mura romane
Le Strade del Cuore di Anas: la Sabina, da Rieti ad Amatrice, lungo la SS 4 “Salaria”

Una strada che attraversa scenari completamente diversi, collega Roma al mar Adriatico e tocca le Marche, il Lazio e l’Abruzzo, valicando l’Appennino centrale al passo della Torrita. Il suo percorso segue quello dell’antica omonima consolare romana, di cui sono ancora visibili molte tracce. La città di Rieti, da dove parte il nostro viaggio, è soprannominata “l’ombelico d’Italia” e considerata per tradizione il punto centrale dello Stivale.
Incastonata in una verde pianura, alla base del monte Terminillo, vanta un paesaggio idilliaco, con il fiume Velino che accompagna la vita degli abitanti, e un centro storico ricco di bellezze da visitare, tra antichi palazzi, piazze e archi medievali. Numerose le chiese, su tutte la cattedrale di Santa Maria Assunta, arricchita da cappelle barocche, da una cripta, da un campanile di metà del Duecento e da un museo Diocesano che raccoglie pregevoli affreschi medievali, oggetti sacri e paramenti.
Rimangono ben visibili le mura di cinta di epoca romana e quelli medievali, considerate tra le più imponenti e meglio conservate del Lazio.
Immancabile una sosta al vecchio Ponte Romano con il suo bel panorama sui monti in lontananza e il fiume tutt’intorno. Per immergersi nella realtà del luogo ci si può fermare per un pranzo a base di piatti tipici locali, come gli spaghetti all’amatriciana, gli strengozzi alla reatina, i marroni e gli stracci di Antrodoco, le fregnacce alla sabinese, i fagioli di Borbona e le sagne scandrigliesi.
Salaria e lasciata alle spalle Rieti, dopo l’uscita del Nucleo Industriale dove gli sciatori girano per raggiungere le vette innevate e le piste del Terminillo, c’è lo svincolo per Santa Rufina e la fine del tratto a due corsie. Tante gallerie dopo, si raggiunge Cittaducale e si attraversano gli abitati di Cotilia e Castel Sant’Angelo, Ponte e Borgo Velino, fino ad Antrodoco. Circondata da tre complessi montuosi, il monte Giano a nord est, il monte Nuria a sud, a nord invece la Valle del Velino è sovrastata dal monte Elefante.