Università e Polizia di Stato unite per la legalità e la formazione
Le iniziative dell'Osservatorio di Psicologia della Legalità, Università di Roma La Sapienza, e l'attività della Scuola Superiore di Polizia
Roma, 29 novembre 2012 – Una struttura all’avanguardia per la promozione della legalità e della sicurezza. Alla base, la collaborazione fra università, istituzioni, enti nazionali e internazionali che hanno analoghe finalità. L’Osservatorio di Psicologia della Legalità, istituito presso la Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma, è un centro di eccellenza nel campo della ricerca e della formazione.
Collaborazione, dunque, anche attraverso convenzioni con soggetti di spicco quali Polizia di Stato, Fondazione Ania per la sicurezza stradale (l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’Osservatorio è stato in grado di realizzare e promuovere modelli innovativi di ricerca e formazione su tematiche di grande interesse per la comunità: sensibilizzazione e formazione alla legalità; adolescenti in realtà a rischio; educazione alla cittadinanza e alla convivenza; educazione stradale; formazione alle Forze dell’Ordine in tema di interazione con le vittime del crimine; rappresentazione della legalità e della sicurezza nei mass-media.
L’Osservatorio ha realizzato negli anni percorsi formativi in grado di raggiungere persone di tutte le età, concentrandosi in particolare sui ragazzi in età scolastica. Ad esempio, è rivolto ai giovani il corso di educazione stradale, realizzato grazie alla collaborazione con il personale della Polizia Stradale. Inoltre, alcuni progetti hanno assunto una portata internazionale, come ha ricordato al Sole 24 Ore la professoressa Anna Maria Giannini, direttrice dell’Osservatorio, spiegando che il modello formativo Icaro è stato rielaborato in chiave europea. Ne è nato Icarus (Inter-cultural approaches for road users safety), un progetto sulla sicurezza stradale adottato da 14 Paesi dell’Unione europea e tradotto in tutte le 27 lingue dell’Unione.
Dalla collaborazione con la Polizia è nato anche l’insegnamento di “Psicologia della legalità e della sicurezza”, coordinato dalla professoressa Giannini e da Roberto Sgalla, direttore della Scuola Superiore di Polizia. Lo stesso Sgalla al Sole 24 Ore ha sottolineato come il rapporto tra i due istituti sia ormai consolidato, anche per la formazione psicologica dei futuri commissari e dirigenti della Polizia di Stato, nonché per “iniziative di carattere editoriale e culturale per costruire una sicurezza condivisa e partecipata che superi la percezione attuale”.
La formazione, specializzazione e l’aggiornamento professionale dei funzionari della Polizia di Stato è precisamente l’obiettivo della Scuola Superiore di Polizia, una sorta di "Ateneo della sicurezza" contraddistinto da una ricca offerta didattica e da un'ampia gamma di attività culturali come conferenze, convegni, seminari e workshop. Inoltre gli allievi possono beneficiare di strutture e corsi per allenarsi e curare il proprio benessere fisico: palestre attrezzate, corsi di autodifesa, scherma, canottaggio ed equitazione.
All'istituto è dedicato un interessante reportage scritto da Matteo Nucci per Il Messaggero, che descrive la Scuola situata nel quartiere Flaminio come "un'oasi di tranquillità. Qualche centinaio di metri dal Tevere. Platani di là dalle mura a proteggere dalla metropoli. Spazi immensi. 21.000 metri quadrati di abitazioni, aule, palestre, uffici. Una specie di università di lusso". La Scuola può contare sulla collaborazione sistematica con università italiane e straniere, che si concretizza anche in convenzioni stipulate con prestigiosi Atenei italiani, tra cui i tre principali della Capitale (Sapienza, Roma Tre, Tor Vergata). Come scrive Matteo Nucci sul Messaggero, entrare non è semplice, perché bisogna aver conseguito una laurea quinquennale in Giurisprudenza o in Scienze Politiche e poi superare un concorso molto selettivo. Condizione necessaria anche perché tutti i percorsi formativi si sviluppano su elevati standard di livello post-universitario e concorrono a creare una classe di funzionari di polizia capace di svolgere al meglio le proprie funzioni al servizio delle istituzioni democratiche e dei cittadini e di far fronte, da moderni "manager della sicurezza", alle esigenze quotidiane connesse ai problemi emergenti di una società complessa.