Verso il Gran Bosco e le Torri Saracene sulle strade Anas
Le Strade del Cuore: da Susa a Claviere percorrendo la SS24 “del Monginevro” e la SS25 “del Moncenisio

Susa è un crocevia fondamentale nel passaggio tra Italia e Francia, punto di snodo di diversi itinerari che hanno condotto eserciti, commercianti e pellegrini oltre la barriera delle Alpi attraverso i passi del Moncenisio, del Colle Clapier e del Monginevro per chi fosse diretto nella Francia del Sud o in Spagna. Abitata dai Liguri e poi dai Celti, furono i Cozi del re Donna a stabilire con i Romani di Giulio Cesare un’alleanza che garantisse all’esercito un passaggio sicuro verso la Gallia e la stessa garanzia fu accordata per i commerci. DI questi buoni rapporti ne è testimonianza l’arco di Augusto. Nonostante la cinta muraria costruita nel III secolo, Susa fu assediata e distrutta da Costantino nel 312, la fine dell’Impero Romano d’Occidente corrispose poi con un periodo di decadenza della città. Il periodo medievale restituisce oggi importanti edifici di interesse come il castello della Contessa Adelaide, la Pieve battesimale di Santa Maria Maggiore, l’abbazia di San Giusto e il convento di San Francesco, la casa De Bartolomei e due torri nel centro storico.
La storia della città è ben visibile nella sua composizione architettonica, complessa e differenziata al pari di un centro urbano ben più grande. Piazza Savoia, la piazza principale, è stata costruita sopra l’antica città di cui rimangono diversi reperti archeologici, prima su tutti la Porta Savoia che risale al IV secolo, simbolo della città, che si colloca a fianco della cattedrale. Ancora ben identificabili anche la porta a sud ovest detta di Francia e una delle torri laterali della porta detta di Piemonte ad est, nomi che derivano dalle diverse regioni a cui le rispettive porte davano accesso percorrendo l’itinerario verso la Gallia e quindi la Via Francigena. E ancora acquedotti come quello delle Terme Graziane e l’anfiteatro. Ci sono poi case urbane medievali, tre complessi religiosi di differente identità come la cattedrale di San Giusto, in origine abbazia benedettina, Santa Maria Maggiore, un canonicato agostiniano, e San Francesco, il primo convento francescano del Piemonte. Risale, invece, al 1700 il forte della Brunetta.