Viaggi in Italia
Il lungo racconto letterario dei viaggi nell'Italia del Novecento, attraverso le parole attente di scrittori appassionati del nostro Paese

“L’Italia è un sogno che continua a riproporsi per il resto della vita”. E’ così. E non può che essere così. E l’ultima fatica letteraria di Attilio Brilli testimonia in ogni pagina quanto sia bella l’Italia e quanto sia bello raccontarla attraverso innumerevoli esperienze di viaggio.
“Gli ultimi viaggiatori nell’Italia del Novecento” è prima di tutto un atto d’affetto verso la letteratura e insieme verso l’Italia che attraverso la prima viene raccontata in mille forme diverse. Brilli mette in fila in poco meno di 300 pagine innumerevoli testimonianze di viaggi italiani da parte di scrittrici e scrittori italiani e stranieri lungo tutto l’arco del Novecento. E lo fa con un passo giusto: lento e meditato eppure mai noioso, del quale non è possibile perdere il ritmo. Brilli cuce insieme così brani scritti da più mani con personali valutazioni utili a far comprendere meglio la particolare visione di ogni singolo racconto, così come il contesto nel quale è stato redatto e i luoghi che descrive.
Troppi per farne anche solo una sintesi, i racconti e troppi gli aneddoti, i quadri, le immagini, gli scatti di foto che Brilli racconta. Ma ne “Gli ultimi viaggiatori”, ci sono davvero tutti i viaggi possibili nel nostro Paese e con tutti i mezzi possibili ma nei quali spiccano le auto e i treni ovviamente. Svariatissime poi le occasioni e i profili dell’Italia che saltano fuori dai diari di viaggio: dall’arte alla storia, dall’enogastronomia all’antropologia ed all’osservazione sociale, dall’incanto alla poesia.
Il libro quindi ripercorre i viaggi in Italia lungo tutto l’arco del ‘900 fissando con i racconti citati alcuni dei passaggi cruciali della storia del Paese: l’Italia degli inizi del secolo, le guerre e il Ventennio, la ricostruzione, gli ultimi anni del secolo. Scorrono poi alcuni dei migliori nomi della letteratura mondiale fra i quali (solo per citarne alcuni più cari a chi scrive): Corrado Alvaro, Riccardo Bacchelli, Jacob Burckhard, Dino Buzzati, Robert Byron, John Dos Passos, Hans Magnus Enzensberger e poi ancora Henry James, Ernest Hemingway, Aldous Huxley, Guido Piovene, Guy de Maupassant, Paolo Monelli, Anna Maria Ortese, Stendhal, Oscar Wilde e tanti altri ancora.
Da apprezzare anche i due inserti d’immagini - tratti da alcuni libri di viaggio di James e di Oskar Kokoschka - che danno il senso visivo a quanto si sta leggendo.
“Gli ultimi viaggiatori” è un bellissimo libro, che va letto, riletto e poi utilizzato come guida spirituale e letteraria per l’Italia.