Viaggiare (con la mente) in Italia
Un libro de il Mulino, guida ideale per capire di più e meglio dove viviamo

Si può viaggiare anche con la mente. E poi, magari, rifare quel viaggio per davvero. E’ un obiettivo che viene voglia di raggiungere leggendo “Viaggio in Italia”, raccolta di 60 racconti scritti a più mani attorno all’Italia di oggi. Il libro è da leggere tutto e per bene e si rifà – ma assolutamente senza imitarlo -, ad un altro “Viaggio in Italia” che negli anni ’50 scrisse Guido Piovene.
L’intento è quello di far capire meglio il luogo dove si vive, si lavora e si produce. Il nostro Paese, insomma. E non raccontando quello che è accaduto, ma quello che sta accadendo e che potrebbe accadere.
Il volume – che è frutto di una serie di articoli pubblicati nei mesi scorsi sulla rivista il Mulino -, è stato curato da Gianfranco Viesti e Bruno Simili e, oltre a Piovene, ricorda in effetti anche altri viaggi “italiani” come quello di Goethe di duecento anni fa, e si sintetizza nel sottotitolo: “Racconto di un Paese difficile e bellissimo”.
Racconto, dunque, e quindi narrazione fatta con le parole e con pochi numeri; merito della serie di firme che hanno dato il loro contributo e che per mestiere studiano e cercando di spiegare la situazione e l’evoluzione dell’Italia.
Si tratta quasi di scatti fotografici più che di saggi – un pregio quindi è la loro brevità -, che hanno l’obiettivo di dare l’idea sintetica di quello che accade. Ad essere colte sono le realtà di grandi città ma anche di intere regioni, oppure di singole aree geografiche. Per tutte le tappe, come si è detto, l’accento è proprio sul racconto e sulla narrazione piuttosto che sul numero.
Spiegano i curatori nella presentazione: “Via via che arrivavano le corrispondenze dalle varie città, dalle regioni, dai territori maturava l’impressione che questo viaggio aggiungesse diversi elementi alla comprensione di un’Italia che, paradossalmente, viene descritta con regolarità da grafici e tabelle, con abbondanza di cifre e percentuali, ma che in realtà non conosciamo se non in piccola parte. Siamo sommersi di dati e conosciamo così poco quel che succede nel nostro Paese, specie nel nuovo secolo e con la grande crisi”.
Non quantità quindi, ma alta qualità di analisi e quindi di scrittura e quindi di lettura. Senza trascurare nulla, ma senza dare spazio ai facili entusiasmi così come agli altrettanto facili pessimismi.
“Viaggio in Italia” è da leggere con grande attenzione. Finita la lettura sarà impellente fare altre due cose almeno: iniziare per davvero a ripercorrere fisicamente una parte dei luoghi narrati e rileggere, per confronto, il “viaggio” di Piovene.
Viaggio in Italia
Gianfranco Viesti, Bruno Simili (a cura di)
Mulino, 2018 (il Mulino n. 6/2017)