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Briciole di pane

Aeroporti, allarme Enac: le infrastrutture attuali sono insufficienti

Secondo il rapporto 2010 dell'Enac, entro il 2030 in Italia si passerà dagli attuali 130 milioni di passeggeri a 230 milioni

Roma, 4 luglio 2011 - Quasi 139 milioni di passeggeri nel 2010, il 7% in più rispetto all'anno precedente: sono i dati del rapporto Enac, l'Ente per l'Aviazione Civile, presentato a Roma dal presidente Vito Riggio, dal direttore generale Alessio Quaranta e dal ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli. IL trasporto aereo è quindi in ripresa, ma le infrastrutture attuali non sono in grado di rispondere all'aumento del traffico previsto nei prossimi anni. Occorre investire sugli aeroporti e per questo motivo è necessaria una revisione del sistema tariffario.

"La prossima sfida sarà senz'altro quella di anticipare le spinte propulsive dell'uscita dalla crisi - ha affermato il presidente dell'Enac -. La ripresa non può coglierci impreparati, dal momento che le attuali infrastrutture aeroportuali non saranno in grado di sostenere adeguatamente le future potenzialità di sviluppo del traffico aereo; di fronte a proiezioni per cui in Italia si passerà dagli attuali 130 milioni di passeggeri a 230 milioni entro il 2030, è impensabile che gli aeroporti possano diventare il collo di bottiglia dell'intero comparto".

"Non è un problema soltanto italiano - ha sottolineato Riggio -. Già nel gennaio 2007 la Commissione Europea aveva segnalato con preoccupazione 'il crescente divario tra le capacità aeroportuali e la domanda di servizi aerei' e il rischio di una crisi della capacità aeroportuale, che nel 2025 potrebbe condurre ad una congestione del traffico aereo".

"Già nel 2015 si prevede un raddoppio delle persone che nel mondo sceglieranno di spostarsi in aereo - ha spiegato il ministro Matteoli -. Solo per l'areoporto di Fiumicino che oggi conta 35-36 milioni di passeggeri l'anno dopo il 2020 ne sono previsti 60 milioni, gli aeroporti devono essere quindi adeguati a ricevere tanti passeggeri in più e per questo stiamo già lavorando".

Secondo i dati del rapporto, in Italia nel 2010 hanno viaggiato in aereo nove milioni di passeggeri in più rispetto all'anno precedente, con un tasso di crescita nel numero di passeggeri che sfiora l'8%, escludendo i charter scelti da quasi 132 milioni di passeggeri con un aumento dei movimenti del 3,8%. "Gli aerei hanno viaggiato più pieni rispetto al 2009 - ha commentato Quaranta - e questo lascia pensare ad una ripresa effettiva del settore". Sul fronte aeroporti l'Enac prevede che nei prossimi vent'anni il numero di passeggeri in Italia cresca di 100 milioni, passando dagli attuali 130 milioni a 230 milioni nel 2030 e di fronte a questi numeri l'Ente per l'aviazione civile ha ricordato che nel 2010 sono stati approvati 6 piani di sviluppo aeroportuale, stanziando 33,5 milioni di euro d'investimenti in 3 anni per una ventina di scali.

Illustrando il rapporto, il direttore generale dell'Enac, Alessio Quaranta, ha evidenziato come la crescita dei passeggeri "crea in prospettiva problemi alla capacità aeroportuale. Il sistema, specie nei grandi scali, è ancora arretrato e resta molto da fare, specialmente a Fiumicino. Adr negli ultimi 5 anni ha investito 220 milioni mentre a Francoforte ne sono stati spesi 1,5 miliardi. Pensare di mantenere la situazione attuale - ha sottolineato - sarebbe un suicidio ma lo sviluppo infrastrutturale non può non passare per una revisione del meccanismo tariffario".

L'Enac, ha proseguito il direttore generale, ha ritenuto opportuno dotarsi di "adeguati strumenti previsionali di pianificazione", commissionando d un consorzio di esperti (One Works-Nomisma-KPMG) uno studio sullo sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale. Il pool al quale l'Enac ha affidato lo studio ha redatto un Atlante che potrà costituire la base per la redazione del Piano Nazionale degli Aeroporti, fornendo gli indirizzi strategici su scala nazionale da assumere come riferimento programmatico di sviluppo degli scali e delle infrastrutture di contorno.

Il nostro sistema aeroportuale conta oggi 47 aeroporti aperti al traffico commerciale, molti dei quali sono al limite delle loro capacità di traffico. Lo studio ha suddiviso gli scali in tre tipologie: 14 aeroporti strategici (Roma Fiumicino (gate intercontinentale), Milano Malpensa (gate intercontinentale), Venezia (gate intercontinentale), Bari, Bergamo, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze (condizionato), Lamezia Terme, Milano Linate, Napoli Capodichino - Napoli Grazzanise, Palermo, Pisa); 10 aeroporti primari (Alghero, Brindisi, Genova, Olbia, Torino, Trapani, Treviso, Trieste, Verona); -24 aeroporti complementari (tra i quali Bolzano, Roma Ciampino, Taranto, Comiso, Lampedusa).

Come emerge dallo studio, nel futuro si dovrà puntare su una specializzazione degli scali per tipologia, per attirare i capitali necessari al loro adeguamento a una domanda in forte crescita. Quanto all'iter del nuovo piano nazionale degli aeroporti, dopo che lo studio è stato trasmesso al ministero delle Infrastrutture e Trasporti, l'Enac, su mandato dello stesso dicastero, ha avviato una consultazione di tutti i soggetti interessati e procederà a redigere una relazione che verrà inviata al ministro.