Agli italiani piace il carpooling, sono 100mila i posti auto condivisi
Crescono del 138% le offerte di passaggio negli ultimi dodici mesi e un risparmio potenziale di emissioni Co2 che sfiora le 500 tonnellate
Roma, 27 febbraio 2012 - Le cifre parlano chiaro, anche se l'Italia è ancora nettamente in ritardo rispetto ad altri paesi europei: 100mila posti auto condivisi, oltre 20mila passaggi disponibili, crescono del 138% le offerte di passaggio negli ultimi dodici mesi e un risparmio potenziale di emissioni Co2 che sfiora le 500 tonnellate. Sono queste alcune delle cifre che emergono da un report di postoinauto.it, a due anni dal suo lancio nel febbraio 2010. L'indagine mostra che la maggior parte di chi condivide passaggi è composta da giovani: la fascia 25-34 anni è quella piu' folta, con il 26% degli utenti, seguita dal 24% nella fascia 18-24.
Numeri che non stupiscono, dato che tendenzialmente i giovani sono più propensi all'utilizzo delle nuove tecnologie e più sensibili verso il low cost. Cresce tuttavia l'età media di chi offre un passaggio, che si attesta a 39 anni (chi lo chiede ha in media 26 anni). Inoltre, il 36% degli utenti sono donne, a dimostrazione del fatto che, con le opportune misure di sicurezza, anche le donne possono sentirsi al sicuro nel condividere l'auto con degli sconosciuti.
Postoinauto.it offre da tempo il 'viaggio rosa', un viaggio tutto al femminile pensato per le donne che desiderano condividere l'auto con altre donne. Interessanti anche i dati relativi alla distribuzione geografica della condivisione dell'auto sul territorio, che evidenziano da una parte un divario Nord-Sud, dall'altra delle divergenze significative all'interno delle regioni. Molto attive le aree metropolitane, con quasi 3mila passaggi condivisi a Roma e a Milano; a seguire Bologna, Modena, Verona e Pavia.
Confrontando i passaggi condivisi con il numero di abitanti, risulta però che la prima provincia italiana e' Belluno, seguita da Pistoia (entrambe con oltre 500 posti condivisi ogni 100mila abitanti). Bene anche l'Emilia, il nord della Toscana e la Lombardia occidentale; meno bene il Piemonte (tranne Torino), mentre segnali positivi arrivano dall'Umbria e dalle Marche. Dall'Abruzzo in giù, tuttavia, condividere l'auto per il momento non decolla: ad eccezione della Puglia e di parti della Campania, il Meridione e le isole restano a meno di 100 posti condivisi ogni 100mila abitanti. Fanalino di coda la provincia sarda dell'Ogliastra, l'unica in Italia dove non è ancora stato condiviso alcun passaggio.
In testa alle tratte più richieste spicca la Milano-Roma con oltre 13mila ricerche di passaggi nell'ultimo anno. A seguire Roma-Bologna, Roma-Firenze e Firenze-Milano; molto richieste anche Torino-Roma, Roma-Lecce, Milano-Bari e Milano-Napoli. Significativo pure il dato relativo alle distanze percorse: mentre il 42% dei passaggi viene offerto all'interno della stessa provincia (il 6% nella stessa città), solo il 17% delle ricerche di passaggio avviene in provincia (con le aree metropolitane chiaramente in testa).
Tra le curiosità, emerge che chi condivide l'auto ama le lingue straniere: l'84% parla l'inglese e il 34% il francese. Ma c'è anche chi parla russo, svedese, giapponese, indonesiano. Le professioni sono le più svariate: oltre ai numerosi studenti, condividono l'auto impiegati, tecnici, operai, membri dell'esercito e dirigenti di azienda. Interessanti i dati sulle marche di auto: chi guida Fiat, Peugeot o Nissan è un po' meno propenso a condividere l'auto; a differenza invece di chi viaggia a bordo di Volkswagen, Volvo, Opel, Toyota e Mercedes, che preferisce guidare in compagnia.