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Briciole di pane

AlbatrossOne: Airbus mette le ali al futuro

Un progetto per migliorare i voli in termini di consumi, emissioni e comfort

Nella corsa sfrenata all’innovazione nel campo dell’aviazione civile il colosso aerospaziale europeo Airbus sembra inarrestabile e destinato ad inanellare un successo di seguito all’altro. L’ultima trovata riguarda uno studio destinato probabilmente a rivoluzionare le ali degli aeroplani.

Questa volta gli ingegneri di Airbus si sono ispirati alla natura per cercare di introdurre delle migliorie ai propri velivoli. In particolare il loro occhio è caduto sugli albatros, gli uccelli marini dalla enorme apertura alare. Questi volatili hanno attirato l’attenzione dei progettisti per via della loro incredibili capacità che gli consentono di volare per ore e di regolare la propria aerodinamicità con incredibile efficacia. Gli albatri sfruttano infatti le loro ali per mantenere la stabilità anche in presenza di forti raffiche di vento e lo fanno attraverso una struttura alare estremamente evoluta.

AlbatrossOne, il primo prototipo in scala che nasce dall’esigenza di progettare aerei più leggeri, in grado di contenere consumi ed emissioni, e contemporaneamente capaci di rendere i voli meno soggetti alle conseguenze delle turbolenze e quindi più sicuri e gradevoli per i passeggeri. Il primi voli sono stati effettuati all’inizio del 2019, dopo uno studio di quasi due anni che proseguirà con test sempre più approfonditi.

Il modellino è dotato di ali più lunghe, come quelle dell’albatros, è basato sul A321, ed è costruito con polimeri rinforzati con fibra di carbonio e fibra di vetro e ha le punte delle ali "semi-aeroelastiche" incernierate. La lunghezza e la struttura delle ali, ed in particolare le estremità flessibili, consentono di evitare che i carichi di forti raffiche o turbolenze vengano scaricate nella fusoliera, come invece accade nel modelli attuali le cui ali devono essere fortemente rinforzate alla base, aggiungendo peso all’aeromobile.

La modifica dell’avionica, come già accennato, ha il principale obiettivo di ridurre consumi e inquinamento. Tuttavia autorevoli studi recentemente condotti da importanti Università hanno ipotizzato un verosimile incremento delle turbolenze in virtù dei cambiamenti climatici, sia in termini di frequenza che di violenza dei fenomeni. In tal senso la progettazione di aeroplani capaci di ridurre al minimo le sollecitazioni dovute ai cosiddetti vuoti d’aria potrebbe migliorare di molto il comfort dei passeggeri.

Daniele Garzia