In arrivo un altro tratto dell'Asti-Cuneo
"Entro nove mesi lavori tra Cherasco e Alba - Giorni decisivi per il Tenda-bis
Torino, 15 giugno 2011 - Un passo avanti e uno indietro. La situazione delle infrastrutture piemontesi per un cantiere che si sblocca, come lungo l'Asti-Cuneo, deve fare i conti con le difficoltà che si palesano su altri fronti, come nel caso della Pedemontana (si veda l'articolo qui a fianco). Opere attese e richieste dal territorio la cui realizzazione, però, si sta snodando attraverso lunghi e complessi percorsi a ostacoli. Le notizie positive questa volta arrivano dall'autostrada Asti-Cuneo, che, a 13 anni di distanza dalla legge che ha dato il via all'opera, conta ancora otto lotti in attesa dell'inizio dei lavori. Di questi, sembra infatti prossima a sbloccarsi la situazione del lotto 2.6, quasi nove chilometri che collegano Cherasco e Alba, che recentemente ha ricevuto il "semaforo verde" della giunta regionale. Il taglio del nastro al cantiere, secondo la Provincia di Cuneo, è atteso tra la fine di quest'anno e i primi mesi del 2012 e prevede l'adeguamento, in parallelo, della tangenziale di Alba, che dovrebbe garantire lo scorrimento veloce fino ad Asti. «Ci sono tutte le condizioni perché a cavallo di questo arco di tempo si abbia un duplice risultato - afferma Gianna Gancia, presidente della Provincia di Cuneo - cioè l'apertura al traffico dei lotti cuneesi e l'inaugurazione dei cantieri sul nodo albese». Secondo gli auspici dell'ente, in contemporanea, è previsto anche il taglio del nastro per il cantiere di un'altra opera "infinita", il raddoppio del tunnel del Colle di Tenda. Il 21 giugno, infatti, scadrà il termine per partecipare alla gara d'appalto dalla quale dovrebbe uscire il nome dell'impresa incaricata di costruire la seconda canna del traforo. A stretto giro - la data indicata è il 27 giugno - è prevista la prima riunione della commissione incaricata di vagliare le offerte presentate per aggiudicarsi il bando. L'investimento per modificare l'opera, inaugurata nel 1882, è di 209 milioni, cifra che include la costruzione del secondo tunnel e il riadeguamento dell'esistente, per giungere - al termine dei sette anni previsti per i lavori - ad avere due gallerie, una per direzione, di 6,5 metri di diametro. Temporaneamente, poi, attraverso il nuovo tunnel passerà il traffico bidirezionale, da e per la Francia, per consentire le migliorie della galleria esistente. «Stiamo parlando di investimenti complessivi che superano il miliardo di euro - prosegue Gancia - e che finalmente consentiranno alla nostra provincia di recuperare parte del deficit infrastrutturale che le nostre oltre 80mila aziende ancora scontano».