Auto ecologiche e crisi economica
Metano, gpl, ibride: qual è il futuro della mobilità'?
Roma, 15 luglio 2011 - La crisi economica globale ha particolarmente colpito il settore automobilistico, perché la spesa per l’acquisto di una nuova vettura è difficilmente sostenibile in un periodo in cui non vi è certezza di lavoro e di profitto.
Le vendite sono crollate clamorosamente e, in assenza di incentivi statali, non si sono registrati segnali di ripresa. Attualmente, in assenza di nuove agevolazioni il mercato automobilistico attraversa una crisi profonda e diverse case produttrici segnalano cali vertiginosi delle vendite. L’Italia non fa eccezione in un mercato Ue generalmente in flessione.
È di oggi la notizia che il gruppo Fiat accusa un calo del 12,7% delle immatricolazioni, 521.852 le vetture nuove immatricolate, per una quota di mercato in calo dall'8,2% al 7,3. Nel mese di giugno il Lingotto ha registrato una flessione dell'8,4%, rispetto al calo complessivo del mercato pari all'8,1%. La quota di mercato resta stabile al 7,3 per cento, la stessa anche di maggio 2011. (Fonte dati: Repubblica.it)
Alternative, con risvolti ecologici da non sottovalutare, sono le automobili attualmente sul mercato che non si alimentano a benzina.
Nella scelta di una vettura si prendono in considerazione anche i costi di gestione e la possibilità di risparmiare sul carburante può indirizzare verso una scelta che sia maggiormente ecosostenibile.
Le limitazioni al traffico nei centri urbani, che rendono più difficile l'accesso nei centri storici e la circolazione in tutto il territorio per le vetture inquinanti, può spingere anche chi non possiede una coscienza ecologica radicata ad acquistare una vettura che produca livelli di C02 più bassi.
Scegliere un’auto ecologica “conviene “ dunque per via dei costi minori per il carburante, il minore impatto ambientale e per la possibilità di usufruire di determinati incentivi statali e di accedere a determinate zone urbane altrimenti interdette al traffico.
Molte sono le offerte che ogni casa automobilistica propone, siano esse a GPL, a metano o Ibride. Esistono siti internet che propongono simulatori di spesa sulla base di quanti km si percorrono e del consumo medio della propria autovettura.
GPL
Il GPL, ovvero Gas di Petrolio Liquefatto, consiste in una miscela di idrocarburi, i cui componenti in forma gassosa a temperatura ambiente e a pressione atmosferica, vengono liquefatti a pressione per economizzarne il trasporto, aumentando la densità del gas di 250 volte e quindi riducendone così l’ingombro a parità di energia producibile. Questo gas liquido è ottenuto tramite estrazione da pozzi petroliferi o dalla raffinazione del greggio.
Il GPL è una delle maggiori alternative alla benzina come carburante impiegabile in un sistema di motorizzazione privato.
Attualmente i serbatoi del GPL sono regolamentati da apposita normativa che prevede dispositivi per garantire la sicurezza in ogni situazione (ad es.: incendio, incidente, esposizione al calore del sole estivo). Valvole di sicurezza che interrompono il flusso di gas dal serbatoio appena si spegne il motore anche se la chiave d’accensione è inserita (come ad esempio in caso di incidente), e che bloccano il rifornimento di gas quando il serbatoio è pieno all’80%, in modo da prevenire un eccessivo aumento della pressione interna dovuto ad esempio per surriscaldamento, rendono il GPL un sistema sicuro. Una fuoriuscita di gas controllata è regolata da apposite valvole in caso di eccessiva pressione o sovratemperatura interna.
METANO
Il vantaggio più immediato di scegliere un'auto a metano è sicuramente quello economico visto che è possibile fare il pieno con una spesa che varia dai 10 ai 20 euro in base alla capacità delle bombole installate che essendo allo stato gassoso è misurata in metri cubi.
La ragione per cui le auto alimentate a gas metano sono ancora relativamente poco diffuse e talvolta difficilmente prese in considerazione dai consumatori, è la scarsità dei punti di rifornimento sulla rete stradale.
Se infatti è vero che ogni auto a metano è fornita di un doppio serbatoio, per una doppia alimentazione a benzina e a gas, in grado di garantire una maggiore autonomia alla vettura, è anche vero che chi acquista una macchina ecologica a metano considera prioritario questo tipo di alimentazione.
Il problema del metano è che non viene trasportato e distribuito con autobotti, ma esclusivamente attraverso le condutture di un gasdotto, proprio come avviene per il gas che utilizziamo a livello domestico. I distributori di metano quindi non possono nascere in un punto qualsiasi della rete stradale, ma solo in corrispondenza di una linea di un gasdotto.
A differenza del GPL il metano ha una bombola più pesante e che occupa uno spazio maggiore nel vano portabagagli.
La rete di distribuzione e il parco circolante
GPL - Il GPL vanta una rete di distribuzione capillare diffusa in tutta Europa. In Italia le stazioni di rifornimento sono oltre 2.350 dislocate su strade e autostrade e riforniscono circa 1.100.000 autoveicoli
Metano - Più di 660 distributori sul territorio nazionale, che servono un parco circolante che si attesta attorno ai 400.000 veicoli
In Italia circa 1.500.000 veicoli funzionano a gas serviti da 3.000 distributori.
IBRIDE
La logica alla base delle auto ibride è quella di sfruttare maggiormente l'energia sviluppata dalla combustione del carburante. Nelle auto a benzina o gasolio infatti, solo il 30% dell'energia prodotta dalla combustione si trasforma in energia cinetica (per il movimento dell'auto). Il resto viene disperso sotto forma di calore. Le auto ibride hanno il compito di cercare di recuperare e riutilizzare parte di questa energia. I due motori, elettrico e a benzina lavorano in modo parallelo in accelerazione mentre in fase di rallentamento e frenata il motore elettrico produce energia elettrica riutilizzandola per ricaricare le batterie.
Le automobili ibride sono caratterizzate dall'essere dotate di doppio motore a benzina ed elettrico. Il motore elettrico lavora nelle velocità basse (da 0 a 30-40 Km/h) tipiche del traffico urbano, quello a benzina entra automaticamente in funzione nelle velocità superiori. In questo modo le automobili ibride non consumano benzina nel ciclo urbano, essendo alimentate da speciali batterie elettriche che si ricaricano durante il movimento e le lunghe tratte. L'uso del motore elettrico in città riduce ad un decimo le emissioni inquinanti migliorando quindi la qualità dell'aria respirata da tutti. Le automobili ibride sono poi eccezionalmente silenziose.
Lo svantaggio delle auto ibride è quello del prezzo, attualmente ancora troppo elevato rispetto alle vetture alimentate a gas. Le automobili ibride non sono infatti ancora commercializzate da tutte le case produttrici per motivi economici. La loro introduzione in catena di montaggio implica un costo maggiore da sostenere rispetto alla produzione delle normali automobili diesel – benzina.
