Auto elettriche: nel 2030, in Italia saranno 10 milioni
A sostenerlo è una ricerca svolta da Rse - Ricerca sul Sistema Energetico
Milano, 20 marzo 2014 - Nel 2030 in Italia saranno 10 milioni i veicoli elettrici in circolazione, di cui la metà nelle grandi città. A sostenerlo è una ricerca svolta da Rse - Ricerca sul Sistema Energetico, secondo cui la diffusione delle auto elettriche determinerà una riduzione delle importazioni di energia primaria per circa 1,8 miliardi di euro.
Lo studio prevede anche una tendenza di miglioramento delle prestazioni dei veicoli, che porteranno entro il 2020 il prezzo di una piccola utilitaria elettrica, con batteria di circa 20 kWh e autonomia reale di circa 150 km, ad eguagliare quello di un modello simile con motore a combustione interna.
Durante la presentazione della ricerca, ieri a Milan, l’Ad di Rse Stefano Besseghini ha sottolineato che "il tema della mobilità elettrica riveste, oltre a un ruolo tecnico-scientifico, un impatto sociale: può arrivare a mutare i modelli comportamentali degli utenti e lo scenario urbano in termini ambientali, sino a determinare la nascita di un nuovo ecosistema infrastrutturale".
Secondo lo studio di Rse, l'impatto dell'introduzione di un parco auto elettriche sul sistema elettrico di Milano - sempre in riferimento allo scenario dei 10 milioni di veicoli in tutta Italia - è già oggi totalmente assorbibile in termini di rete elettrica e di generazione, mentre gli ambiti di sviluppo maggiormente interessanti per incrementare la presenza di veicolo elettrici e' quello della logistica e del trasporto merci in ambito urbano.
100 milioni di euro per far decollare l’auto elettrica
Gli esperti di Rse per far decollare l'auto elettrica in Italia basta un investimento di 100 milioni di euro, da utilizzare per l’installazione dei punti di ricarica veloce nel 10% dei distributori lungo strade e autostrade, permettendo così ai veicoli di percorrere anche grandi distanze.
“In Italia ci sono 21.000 distributori, e di questi 490 sono presenti lungo le autostrade” ha spiegato Giuseppe Mauri, precisando che “con un investimento di 100 milioni di euro, da dividere tra pubblico e privato potremmo portare le colonnine di ricarica veloce nel 10% dei distributori, rendendo le auto libere di muoversi su tutto il territorio nazionale”. Con una sosta di 15 minuti si potrebbe ricaricare l'80% della batteria, garantendosi una percorrenza di circa 80 chilometri.
Far fronte a questi costi in un periodo di crisi non è facile, e la soluzione potrebbe essere quella della partnership pubblico-privato. Per questo anche il Comune di Milano sta preparando una delibera che punta ad agevolare i privati che vorranno installare a proprie spese delle colonnine di ricarica sul suolo pubblico, come annunciato dall'assessore alla Mobilità e all'Ambiente Piefrancesco Maran.
