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Briciole di pane

Auto: tonfo del 10,88% per le immatricolazioni nel 2011

Lo rende noto il ministero delle Infrastrutture e Trasporti

Roma, 2 gennaio 2011 – Crollano del 10,88% le immatricolazioni auto nel 2011. Lo rende noto il ministero delle Infrastrutture e Trasporti che, secondo i dati diffusi dalla Motorizzazione civile, sottolinea la difficile situazione per il settore auto. Nel mese di dicembre 2011 sono state immatricolate 111.212 autovetture, una variazione del -15,30% rispetto a dicembre 2010, durante il quale furono immatricolate 131.298 auto. Nel mese di novembre 2011 invece sono state immatricolate 132.579 autovetture, con una variazione del -9,25% rispetto a novembre 2010, durante il quale furono immatricolate 146.088 autovetture.

Nel 2011 la quota di mercato del gruppo Fiat si è attestata a 29,44% rispetto al 2010 quando la quota era del 30,32, con un calo dello 0,88%. Nel solo mese di dicembre, la quota del Lingotto è pari al 28,5%, in calo dell'1,59% sul 2010 (quota a 30,09%). Tenendo conto dei singoli marchi, secondo quanto riportano dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Fiat ha immatricolato nel 2011 450.793 unità, con una variazione negativa del 19,47%; a dicembre le nuove unità sono state 22.758 (-23,03%). Alfa Romeo ha registrato nell'anno 51.900 nuove immatricolazioni, con un +12,04%; nel solo dicembre invece le nuove unità sono state 3.049 (-20,41%). Lancia si è attestata nel 2011 a 86.945 (-2,40%); a dicembre 5.243 (-6,97%). Chrysler compresa Jeep ha messo a segno nel 2011 7.637 nuove immatricolazioni (+12,73%). Nel mese di dicembre le nuove unità sono state 653 con un balzo pari +33,54.

Gianni Filipponi, Direttore Generale dell'UNRAE, ha commentato a caldo i dati diffusi dal ministero e ha dichiarando che: “Una flessione del 10,88% sul 2010 significa tornare indietro di ben 15 anni, ai livelli del lontano 1996". "Fra tutti – prosegue il Direttore Generale dell'associazione che rappresenta le Case estere in Italia - emerge il dato preoccupante degli acquisti dei privati, e quindi delle famiglie, che chiudono l'anno con una quota di mercato ai minimi storici: 66,3% del totale, rispetto ad una media del 77,4% degli ultimi 20 anni (1990-2010)”. “Ciò – afferma Filipponi - è logica conseguenza del difficile andamento generale dell'economia, confermato dal risultato del Pil che, nel 3° trimestre, ha registrato una flessione dello 0,2%, primo indizio di un'attesa e preoccupante fase di recessione. A ciò si aggiungono la riduzione dei consumi, in particolare di quelli dei beni durevoli e la contrazione dei redditi disponibili, colpiti dalla pesante imposizione tributaria”. "In questo contesto – conclude il Direttore Generale – gli automobilisti risentono del forte impatto delle ulteriori recenti misure introdotte sia con la manovra estiva, sia con quella definita 'Salva Italia' relative all'assicurazione Rc Auto, alle accise sui carburanti, all'Iva, all'IPT, al superbollo, ai pedaggi autostradali. Basti pensare che solo l'aumento delle accise sui carburanti, genererà un'ulteriore spesa, per gli automobilisti, di 4,8 miliardi di euro".

Laura Perna