Benzina, un pieno costa più della spesa alimentare settimanale di una famiglia
Torino, 18 febbraio 2013 - Il costo del pieno nell’automobile ha sorpassato la spesa alimentare settimanale delle famiglie. Il dato arriva dalla Coldiretti che spiega come questo sia il risultato “dell’effetto congiunto dell’aumento del prezzo della benzina e della riduzione dei consumi alimentari”. Secondo le elaborazioni dell’organizzazione agricola, fare il pieno in una automobile con un serbatoio di 60 litri è arrivato a costare oltre 112 euro, un importo superiore ai 111 euro che mediamente le famiglie italiane spendono ogni settimana per fare la spesa, secondo l’Istat. I coltivatori, poi, pongono altri esempi per chiarire meglio la situazione dei consumi energetici rapportati a quelli alimentari. “Il prezzo di un litro di benzina – spiega una nota - supera oggi del 40 per cento il chilo di pasta e del 50 per cento quello di un litro di latte”. Un rapporto di cambio che - conclude la Coldiretti - non è eticamente ed economicamente sostenibile e che mette a rischio al ripresa del Paese. Mentre la Cia-Confederazione italiana agricoltori aggiunge che “oggi un litro di benzina alla pompa arriva a superare il costo medio di un chilo di arance (1,80 euro) e a ‘doppiare’ il prezzo di un litro di latte a lunga conservazione (80 centesimi) acquistato in un qualsiasi supermercato del Paese”. Secondo la Cia, “già nell’ultimo anno ogni famiglia ha dovuto mettere in conto 483 euro al mese per trasporti, carburanti ed energia: un budget che ha superato quello per alimentari e bevande, fermo a 477 euro mensili. Ora con i nuovi aumenti della benzina c’è il rischio di un ulteriore calo della spesa per la tavola, tanto più che il costo del trasporto - ricorda la Cia - incide sul prezzo finale dei prodotti agroalimentari per il 35-40 per cento”. Con i rincari dei carburanti, viene poi sottolineato, hanno a che fare anche gli agricoltori stessi. Sempre secondo le organizzazioni agricole, infatti, “solo a dicembre per i carburanti gli agricoltori hanno speso il 4 per cento in più dello stesso periodo dell’anno prima e, più in generale, nella media del 2012 hanno speso il 7,9 per cento in più per tutti i prodotti energetici”.