Bologna regina del trasporto ecosostenibile in Italia
Roma rimane tagliata fuori dalla top ten dove si impongono le città del Nord. Sud maglia nera

Bruxelles, 22 gennaio 2015 – È Bologna la capitale del trasporto ecosostenibile in Italia, Il capoluogo emiliano ha conquistato la prima posizione e si è aggiudicato il titolo di città più "eco-mobile" dello Stivale secondo la classifica di Euromobility stilata all’interno dell’ottavo Rapporto "Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città", patrocinato dal Ministero dell’Ambiente. Bologna vince in virtù della sua buona dotazione di parcheggi a pagamento e di scambio, per il basso indice di incidentalità sulle strade e la dotazione di corsie ciclabili. Ad incidere sono state anche l’elevata domanda soddisfatta dal trasporto pubblico, il servizio di car sharing, nonché le attività del mobility manager di Area.
Sul podio anche quest’anno tutte città del nord: Parma e Milano si aggiudicano rispettivamente il secondo e terzo posto. Venezia arriva quarta, seguita a ruota da Brescia. Nella "top ten" rientrano anche Bergamo (sesta) e Firenze (settimo), Padova (ottava), Torino (nona) e Genova (decima). La capitale Roma rimane esclusa, essendosi classificata ventiquattresima. In fondo alla classifica della mobilità sostenibile Siracusa, Reggio Calabria e Potenza. "Dopo 8 anni di studi, intreccio di dati e confronti si evidenzia sempre più la frattura tra nord e sud Italia, con le prime 10 città virtuose tutte al nord e una fotografia triste e impietosa del nostro stivale”, ha dichiarato Roberto Maldacea, neopresidente di Euromobility. Divario questo che purtroppo a suo avviso “è in maniera più ampia lo specchio dell’economia, del trasporto ferroviario e autostradale”.
Le 50 città monitorate sono tutti i capoluoghi di Regione, i due capoluoghi delle Province autonome e le città con una popolazione superiore ai 100.000 abitanti. Sebbene siano stati compiuti passi avanti nel settore della mobilità sostenibile, per Euromobility è necessario accelerare il passo. “Se il bike sharing vede crescere sia il numero di utenti (di circa il 37%) sia il numero di biciclette (+27% circa), come lo scorso anno, invece, ad un incremento del numero di iscritti al car sharing tradizionale (+7,8%) non corrisponde una analoga crescita delle automobili a disposizione dei cittadini, che invece diminuiscono del 4,5%”, ha sottolineato Lorenzo Bertuccio, Direttore scientifico di Euromobility.