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Briciole di pane

Bruxelles vara i nuovi limiti alle emissioni auto dal 2020

Gli obiettivi sono target medi e riguardano le flotte di ciascun costruttore

Roma, 12 luglio 2012 - La Commissione europea ha presentato ieri nuove proposte legislative per raggiungere gli obiettivi 2020 di emissioni nocive per auto e furgoni. II pacchetto, oggetto di duri negoziati all'interno dell'esecutivo e con le diverse lobby del settore, è stato criticato ieri dalle associazioni ambientaliste perché non sufficientemente ambizioso, e dai costruttori (riuniti nell'associazione Acea) perché troppo impegnativo.

“I nostri due regolamenti devono servire sia a proteggere l'ambiente sia a rafforzare l'industria, esortando i produttori a innovare” spiega Connie Hedegaard, il commissario responsabile delle questioni climatiche. Fin dal 2009 è stato deciso a livello europeo che il limite alle emissioni nocive sarebbe sceso a 95 grammi di CO2 al chilometro per le auto, rispetto ai 135,7 grammi del 2011 e all'obiettivo di 130 grammi nel 2015. Le emissioni dei furgoni dovranno scendere a 147 grammi al chilometro entro il 2020.

Gli obiettivi sono target medi e riguardano le flotte di ciascun costruttore, non i singoli modelli di auto; l'obiettivo viene inoltre ponderato rispetto al peso del veicolo: i costruttori con una gamma di veicoli più piccoli e leggeri (come sono in media la Fiat e i francesi) dovranno scendere in realtà sotto ai 95 g/km, mentre quelli specializzati in vetture più pesanti e potenti, come Bmw e Merce-des, potranno rimanere al di sopra.

Tale ponderazione rimane la stessa adottata per il limite di 130 grammi che entrerà in vigore nel 2015 ed è il risultato di un compromesso tra le esigenze dei tedeschi da un lato e quelle di italiani e francesi dall'altro; i produttori di utilitarie ricordano che il costo addizionale delle nuove tecnologie pesa in misura più che proporzionale sulle decisioni di acquisto di un'auto da 10mila euro che non su quelle di chi può permettersene una da 5omila. Interpellata dal Sole 24 Ore, la signora Hedegaard ha fatto notare ieri che ai produttori verrà chiesto di fare un uguale sforzo relativo nel ridurre le emissioni nocive. La diminuzione sarà del 27% per le auto e del 16% per i furgoni.

L'Acea, il cui presidente di turno è Sergio Marchionne, ha preso posizione ieri contro la normativa affermando che i nuovi obiettivi “aumenteranno i costi di produzione in Europa” e ricordando che “in un contesto di calo delle vendite di auto negli ultimi cinque anni, i target proposti peseranno ulteriormente sui produttori”. A questa critica, la signora Hedegaard risponde che il tentativo dell'esecutivo comunitario è anche di promuovere la competitività delle auto europee e invita a “non dimenticare che le case automobilistiche asiatiche stanno facendo grandi sforzi in campo ambientale”.

Secondo la Commissione, i nuovi obiettivi permetteranno un risparmio di carburante di 2.904-3.836 euro in 13 anni, la vita media di un'automobile. I due regolamenti dovranno essere approvati sia dal Parlamento sia dal consiglio.

Andrea Malan e Beda Romano - Il Sole 24 Ore