Centri urbani, avanti le politiche per la mobilità sostenibile
Presentato il nuovo piano emissioni zero di Roma. Intanto Legambiente premia Milano per l'Area C, mentre Padova è l'unica città virtuosa in Italia per il Climate Change
Roma, 31 gennaio 2014 – Roma ci prova e disegna un piano per la mobilità “smart”, dal potenziamento del car e bike sharing al mobility management, con l’obiettivo di attuare misure urgenti e strutturali, anche perché i romani nel traffico perdono 135 milioni di ore l'anno.
La lista degli interventi è vasta: zone a emissione zero nel centro storico, e quindi off-limits a tutti i veicoli, accessi nell'anello ferroviario regolamentati con bonus mobilità, una sorta di pacchetto ingressi in stile Ecopass di Milano, via i parcheggi sulle arterie principali della Capitale per fluidificare il traffico, revisione delle tariffe delle strisce blu, creazione di isole ambientali, aumento dei nodi di scambio sul Gra.
Ma anche un trasporto pubblico più efficiente e più accessibile. Questo il nuovo piano generale del traffico urbano di Roma presentato nei giorni scorsi dall'assessore capitolino alla Mobilità Guido Improta.
"Sono molto orgoglioso che venga presentato dopo 15 anni un piano che serve per migliorare la qualità della vita delle persone che così recupereranno tempo per la loro vita", dice il sindaco Ignazio Marino.
Il nuovo modello di gestione della mobilità prevede la divisione della Capitale a sei zone e non più a quattro:
area centrale-Mura Aureliane dove l'obiettivo è quello di ridurre al massimo il traffico di veicoli privati;
anello ferroviario dove si prevede una regolamentazione degli accessi con mezzi privati, la riorganizzazione della rete distribuzione merci e del Tpl e lo sviluppo di sistemi di sharing quali car, bike, van;
circonvallazione esterna con la fluidificazione della viabilità sulle arterie principali che passerà attraverso l'eliminazione dei parcheggi e la creazione di micro parcheggi di scambio e corsie preferenziali per bus;
il Gra, dove si cercherà di potenziare l'intermodalità con bus e metro nonché mettere in sicurezza fermate e percorsi di accesso al tpl;
zone extra Gra e Ostia dove si prevede il potenziamento della ferrovia Roma-Lido.
Tra gli obiettivi del nuovo piano generale del traffico urbano l'aumento del 20% la velocità commerciale del servizio di trasporto pubblico sugli assi portanti attraverso corsie preferenziali e itinerari a priorità semaforica, incrementare del 20% gli utenti di bus, metro e tram ed arrivare sulla ciclabilità al 2% d'uso sistematico entro due anni ed al 4% su base cittadina.
Milano ok l’Aria C. Legambiente, misura di politica pubblica esemplare
Intanto un riconoscimento in materia di mobilità sostenibile è arrivato per Milano. L'Area C, la misura del Comune di Milano che da almeno due anni limita per i veicoli a motore l'accesso al centro storico cittadino, ha vinto uno dei Premi Innovazione di Legambiente.
Secondo le motivazioni dell'assegnazione, per la prima volta andata a una tassa, questa rappresenta ''una misura di politica pubblica esemplare e replicabile per la sua efficacia da punto di vista ambientale e sociale''.
''Tutti progetti messi in campo sono improntati alla valorizzazione dell'azienda e del territorio, in una visione che integra la dimensione economica con quella ambientale'', ha dichiarato l'assessore all'Ambiente della Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, intervenuta alla consegna dei premi a Palazzo Pirelli a Milano.
Il comune della Madonnina è anche il primo a raggiungere un numero “top” nell’utilizzo del car sharing. Oltre 26 mila clienti iscritti, al ritmo di quasi 1.000 adesioni al giorno, e circa 35 mila noleggi. Questi i numeri del primo mese di attivazione del progetto Enjoy dell'Eni a Milano.
Ed Eni si dice pronta ad approdare con il car sharing Enjoy anche in altri importanti centri urbani nazionali: in primis a Roma e Torino entro l'estate 2014.
Padova, unica virtuosa in materia di Climate Change
Contro i cambiamenti climatici le città europee sono in ritardo e "la riduzione dell'80% delle emissioni prevista nel 2050 appare comunque irraggiungibile". La Gran Bretagna e l'olandese Groningen sono le più virtuose mentre in Italia solo Padova su 32 città esaminate ha un piano di adattamento. Lo afferma uno studio internazionale e multidisciplinare pubblicato su Climate Change Letters, cui ha partecipato l'Imaa-Cnr, secondo cui "siamo molto lontani dagli obiettivi".
Le città del nord Europa sono "più all'avanguardia nelle sfide del cambiamento climatico con piani di adattamento e consistenti obiettivi di riduzione delle emissioni, in particolare quelle britanniche, francesi e tedesche" spiega lo studio dell'Istituto di metodologie per l'analisi ambientale del Consiglio nazionale delle ricerche rilevando che "Groningen (Olanda) punta a 'zero emissioni', anche attraverso l'incremento di fonti rinnovabili e la messa a dimora di nuovi alberi, già nel 2025 in anticipo sul previsto traguardo del 2050".
Lo studio ha analizzato i piani di adattamento e di mitigazione adottati da 200 città medio-grandi in 11 stati europei. "Il primato - precisa la ricerca - spetta al Regno Unito: il 93% delle 30 città analizzate ha un piano di mitigazione, contro l'80% di quelle olandesi e tedesche, il 56% di quelle italiane e il 43% delle città francesi. Anche per quanto riguarda l'adattamento, si distingue la Gran Bretagna con 24 città, contro 13 su 40 città tedesche e 5 su 26 spagnole. In Italia, su 32 analizzate, solo Padova vanta un piano di adattamento".
European Mobility Week Award 2014, una città italiana verso la finale
