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Briciole di pane

Clini: migliorare l'ambiente ed abbassare i livelli di inquinamento non è solo una questione di targhe alterne

Il neo Ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, invita ad adottare nuove politiche sia culturali che infrastrutturali

Roma, 1 dicembre 2011 - Roma come Milano, o come Napoli. Davanti ad alti tassi di inquinamento e di polverini sottili le amministrazioni dei maggiori comuni italiani cercano di correre ai ripari limitando il traffico attraverso le targhe alterne.
Ma sono "misure tampone", serve “un piano di infrastrutture per la mobilità, per il trasporto rapido di massa" potenziando la rete ferroviaria, e per il trasporto merci su rotaia”. Lo pensa il neo ministro dell'Ambiente Corrado Clini che recentemente ha spiegato: “Le emissioni inquinanti degli autoveicoli, per effetto delle direttive europee, sono crollate di circa il 95% negli ultimi 20 anni. I veicoli nuovi immatricolati oggi inquinano il 95% di meno. Alcuni veicoli vecchi, ma fino anche a quelli relativamente vecchi come gli Euro 3, hanno ancora emissioni che possono determinare una situazione di rischio, come quella che abbiamo in questi giorni". Il problema è quindi quello di realizzare ’interventi strutturali’.
“Nel Centro Nord e nella Pianura Padana – spiega il Ministro – dobbiamo avere a disposizione un sistema di trasporto rapido di massa, di trasporti pubblici che consentano una mobilità efficiente senza ricorrere al mezzo privato, soprattutto nei trasferimenti quotidiani dall'hinterland delle grandi città al centro della città". "Abbiamo bisogno - sottolinea Clini - di rafforzare il sistema ferroviario metropolitano o il sistema ferroviario regionale per il trasporto delle persone che si muovono per motivi di lavoro, o anche per altri motivi, e che credo farebbero molto volentieri a meno dell'auto se avessero questi servizi".
Anche nel trasporto merci, ci sono ancora molti margini di miglioramento ambientale. “Chi frequenta le autostrade del Nord – spiega il Ministro - vede una teoria continua di camion. Bisogna fare quello che ha fatto la Svizzera: iniziare a pensare che i camion possano essere trasportati su ferrovia. Però ci vogliono infrastrutture anche per questo".
Più in generale è necessaria una politica sia culturale che infrastrutturale, volta a rafforzare i trasporti pubblici; a favorire l'uso della bicicletta come modalità integrativa dell'auto attraverso la realizzazione di parcheggi scambiatori con l'offerta di bici a pedalata assistita; a creare infrastrutture urbane per consentire l'alimentazione con energia elettrica e con gas naturale
E’ un grande impegno che non deve tuttavia scoraggiare. “Anche se i risultati non si avranno domattina – ha concluso il Ministro - si deve iniziare a lavorare su un piano di infrastrutture per la mobilità”.

Giacomo Kahn