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Briciole di pane

Commissario per l'A4, Roma chiarisca

Serracchiani chiede un incontro urgente a Letta e ipotizza la possibilità che l'incarico sia affidato ad Autovie Venete

Trieste, 7 maggio 2013 - Due richieste. Per far luce in un quadro normativo complesso. E per iniziare senza dubbi la fase targata Debora Serracchiani del commissariamento straordinario della terza corsia. Le ha rivolte la presidente al premier Enrico Letta. Le ha rivolte inviandogli una lettera, indirizzata anche al ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi e al capo della Protezione civile Franco Gabrielli, nella quale, appunto, ha chiesto un chiarimento riguardo «alla possibilità che il presidente della Regione in carica subentri automaticamente anche in assenza di una relazione, da parte del precedente commissario, che illustri lo stato di fatto».

Non solo. C'è un altro passaggio che deve essere spiegato. Ovvero se il subentro del nuovo governatore all'uscente Renzo Tondo debba essere ufficializzato o meno da un atto formale redatto da parte del Governo. Da qui, dunque, la richiesta di Serracchiani che «gli organi governativi competenti formalizzino l'affidamento dell'incarico al nuovo presidente, che subentra. Ciò anche in relazione alla natura dei poteri delegati, che scaturiscono dal Governo». La terza corsia dell'autostrada A4, è uno dei temi cruciali che si dovranno affrontare in questa legislatura appena avviata. E per questo, serve chiarezza. Si parte dal dispositivo legislativo di riferimento. Ovvero il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 22 dicembre 2012, in base al quale il presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo subentrava nelle funzioni all'assessore Riccardo Riccardi.

Ma ora la guida del Fvg è cambiata e la gestione va nuovamente definita. È automatico, adesso, per Serracchiani il subentro delle funzioni commissariali? O ci sono altre ipotesi da poter prendere in considerazione? Dubbi, appunto. Nel frattempo la presidente, nella lettera inviata al premier, non esita a delineare qualche possibilità. «In considerazione del fatto che in carico alla concessionaria Autovie Venete sono le azioni tecnico-operative volte alla realizzazione dell'opera», l'ipotesi formulata è che «il ruolo commissariale venga assegnato alla struttura che sta portando avanti l'esecuzione dei lavori». Nuovi scenari, dunque, potrebbero prospettarsi per il commissariamento dell'A4.

Prima di poterli delineare con esattezza però servono delle risposte. Chiare e in tempi brevi. Quelle che Serracchiani si aspetta di ricevere in un incontro con il Governo, quelle che l'urgenza di un tema come la realizzazione della terza corsia dell'autostrada Venezia - Trieste richiede. Nell'attesa dei chiarimenti da parte di Roma, sul tavolo del governatore sono già state poste le dimissioni da vice-commissario dell'ex assessore alle Infrastrutture della giunta Tondo Riccardo Riccardi.

Ora, dunque, Serracchiani aspetta solo l'ufficializzazione dell'incontro per "volare" nella capitale e definire, una volta per tutte, i vari aspetti della vicenda. Vicenda sicuramente non facile. C'è una gestione, quella della terza corsia, che Serracchiani aveva da sempre criticato. Per il ritardo dei lavori, l'incremento dei costi e di conseguenza dei pedaggi. Adesso potrebbe essere lei a diventare commissario straordinario e a dover gestire questa difficile "eredità". Si attendono risposte sulle modalità del passaggio delle consegne. Si attende di poter agire sulla base di certezze. E, prima di tutto, si attende di sapere la data del vertice con il premier Letta.