Per crescere ci vuole una rete di trasporti Ue efficiente
Per le imprese italiane dell'elettronica e dell'elettrotecnica bisogna investire sui corridoi pan-europei
Roma, 3 ottobre 2012 - Strategica per la crescita e' una rete europea di trasporti ferroviari efficiente ed integrata. Quello ferroviario è infatti uno dei comparti piu' importanti dell'industria elettrotecnica ed elettronica e in Italia esprime da sempre un'eccellenza tecnologica e qualitativa riconosciuta a livello non solo europeo ma mondiale. Un comparto che ha registrato nel 2011 un volume d'affari di oltre 3 miliardi di euro (nei 3 segmenti del segnalamento, elettrificazione e materiale rotabile) con oltre 100 aziende tra grandi aziende e un tessuto di Pmi attive sul territorio nazionale e sui mercati esteri.
E’ questo il quadro generale di riferimento, la fotografia economica, che disegna la Anie, la Federazione che rappresenta le imprese italiane dell'elettronica e dell'elettrotecnica, in occasione dell'importante appuntamento promosso dalla Camera di Commercio Italiana per l'Ungheria ed intitolato "I Corridoi intermodali Paneuropei quale opportunita' di sviluppo regionale in un'ottica anticrisi - Focus Corridoio V".
Per Confindustria Anie i "corridoi paneuropei devono occupare un ruolo di primo piano nelle Agende strategiche dei singoli Paesi, perche' l'implementazione di una Rete di Trasporti europea efficiente rappresenta un elemento chiave per la crescita e la competitivita' del mercato europeo e avrebbe in questo momento una importante funzione anticiclica con impatti positivi sulle imprese e sull'occupazione, in particolare quelle ferroviarie che hanno registrato nel 2011 una flessione del 20 per cento e che legano le attese del biennio 2012-13 esclusivamente ad una effettiva ripresa degli investimenti sia nazionali che europei. L'interesse per il completamento del Corridoio V e' inoltre rilevante non solo per le industrie tecnologiche italiane, ma anche per lo sviluppo dei nostri territori, in particolare Veneto e Friuli. Le reti di trasporto sono infatti importanti strumenti di sostegno per lo sviluppo di un territorio, in quanto favoriscono la mobilita' di merci e persone e, al tempo stesso, creano concrete condizioni di crescita. Il terzo aspetto piu' rilevante da considerare – sottolinea sempre Anie - e' l'integrazione del sistema dei trasporti a livello europeo, imprescindibile nell'attuale contesto mondiale globalizzato. Confindustria Anie sostiene infatti da tempo che occorra un mercato unico europeo con regole uniche. In quest'ottica, se molto e' stato fatto a livello di normazione tecnica e standardizzazione, molto ancora resta invece da fare a livello dei singoli Stati membri per l'implementazione degli standard con la definizione di regole omogenee per tutto il territorio europeo".
"E' evidente - aggiunge l'associazione - che l'Europa dovra' avere una visione strategica ed integrata della politica infrastrutturale. I Corridoi Paneuropei possono in tal senso rappresentare un buon esempio. Se consideriamo, peraltro, che il settore dei Trasporti rappresenta circa il 5 per cento del Pil dell'Unione europea (occupando direttamente oltre 10 milioni di persone) e' evidente come l'implementazione di una rete di trasporti europea efficiente (Ten-T) potrebbe rappresentare una prima risposta concreta alla strategia di Lisbona. La politica europea dell'innovazione favorisce la messa a fattore comune delle eccellenze industriali e di ricerca comunitarie, nell'ottica di accrescere la competitivita' del territorio europeo. Forme di cooperazione fra le imprese all'interno dell'Unione sono essenziali per favorire il processo di costruzione dell'economia sostenibile delineata dalla Strategia europea 2020. Per queste ragioni – prosegue Anie - si guardera' sempre con vivo interesse allo sviluppo del Corridoio Paneuropeo, con la concreta fiducia che insieme potremo rafforzare nel futuro prossimo le interessanti sinergie che l'appuntamento di quest'oggi ha posto in evidenza. Negli ultimi anni l'Italia ha costruito rapporti commerciali ed economici con molti Paesi interessati dallo sviluppo del V Corridoio Paneuropeo, in particolare l'Ungheria, con la quale condivide le comuni sfide europee rappresentate dallo sviluppo sostenibile e dall'innovazione tecnologica L'implementazione dei piani sul V Corridoio potra' quindi vedere nei prossimi anni una concreta crescita non solo degli scambi commerciali ma anche di collaborazioni e partnership tecnologiche tra le aziende dei nostri due Paesi".