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Briciole di pane

Crollo in aprile delle immatricolazioni, il settore auto in frenata

Proseguono le difficoltà sul mercato nazionale, un altro mese di sofferenza per le case automobilistiche

Venezia, 3 maggio 2012 – Sembrava che marzo fosse stato un mese particolarmente negativo i cui dati sconfortanti fossero stati influenzati dallo sciopero delle bisarche che aveva fatto scendere le immatricolazioni fino al dato “polare” di meno 26,5% ma anche aprile ha purtroppo fatto registrare dati preoccupanti per il settore dell’auto con una riduzione del 18% rispetto ad analogo periodo dell’anno scorso, in linea comunque con il dato del primo quadrimestre del 2012 attestato al meno 20%.

Se il nuovo arranca, l’usato rallenta, infatti anche se in forma minore, la crisi ha interessato anche questo mercato con una flessione del 12% pur rappresentando il 72% delle immatricolazioni dall’inizio dell’anno. Numeri che non si vedevano dagli anni 80 e che segnalano la grande difficoltà del comparto auto sul mercato nazionale con le inevitabili temute ricadute sia nel settore produttivo sia nella filiera distributiva. Le offerte che si rincorrono a mezzo stampa di molte delle principali case automobilistiche, i finanziamenti a tasso agevolato e le supervalutazioni dell’usato, non sembrano bastare ai potenziali clienti in un momento di azzeramento dei risparmi familiari e di difficile accesso al credito tanto che da più parti viene sollecitato un intervento a favore della ripresa del mercato.

Jacques Bousquet, Presidente di UNRAE, Associazione delle case Automobilistiche estere presenti in Italia chiama in causa il Governo ed evidenzia il probabile rischio di consistenti mancati introiti in termini di tasse che la proiezione annuale dell’attuale calo delle vendite potrebbe generare per il 2012. “Il dato più preoccupante – prosegue Bousquet – è quello relativo alla sostenibilità dei concessionari. Il calo della domanda, insieme alla stretta creditizia che non trova soluzione, sta soffocando letteralmente le imprese, con impatti occupazionali inevitabili che avranno ulteriori pesanti ripercussioni nei prossimi mesi se non si troverà il modo di invertire la pericolosissima deriva”.

Anche l’associazione dei concessionari ha espresso le proprie preoccupazioni nel corso di una recente audizione in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati rappresentando l’urgenza “di provvedimenti per arginare la crisi delle vendite acuita da un attacco concentrico agli autoveicoli ed ai loro utilizzatori – come ha affermato Filippo Pavan Bernacchi Presidente di Federauto – “ l’affannosa ricerca di risorse da parte del Governo ed il conseguente drenaggio a carico degli automobilisti, in particolare delle famiglie, sta compromettendo irrimediabilmente un settore che potrebbe rappresentare una forte leva per far ripartire questo paese.”

Luca Vettor