Duello Fs-Ntv sulle tracce. Montezemolo evita lo stop
Il concorrente di Moretti non perderà i binari nel 2012, ma pagherà l'85 % dei pedaggi pregressi
Roma, 12 gennaio 2012 - Ntv non perderà il diritto ai passaggi sulla rete ferroviaria e quindi non dovrà aspettare il nuovo orario, che parte ogni anno in dicembre, per entrare in servizio. Questo - in base a quanto risulta a Finanza e Mercati - l'orientamento dell'Ufficio per la regolazione dei servizi ferroviari (Ursf), che in questa e in altre questioni ha fatto da arbitro nelle schermaglie tra le Fs e la società che gli farà presto concorrenza.
L'Ursf, e non la magistratura ordinaria come avrebbe voluto Rfi, sarà deputato a decidere anche su questa vicenda e dovrebbe pronunciarsi entro una decina di giorni. L'ultima querelle riguarda, appunto, le tracce, cioè i passaggi che la Nuovo Trasporto Viaggiatori può fare con i suoi treni sull'infrastruttura, cioè i binari dell'alta velocità gestiti da Rfi, società appartenente al gruppo Fs. Le tracce sono state richieste e assegnate l'anno scorso, ma ora Rete Ferroviaria Italiana vuole sottrarle a Ntv per poterle assegnare a un altro operatore (l'unico possibile è Trenitalia, che come Rfi appartiene al gruppo Fs), visto che i treni della società presieduta da Luca Cordero di Montezemolo non hanno ancora ricevuto l'omologazione e di fatto non utilizza i passaggi che sono rimasti liberi e non sfruttati.
Il dilemma del regolatore, che in questi giorni sta attendendo dai due contendenti documenti a suffragio delle loro istanze - è mantenere il diritto alle tracce per un nuovo operatore entrante che porterà concorrenza, oppure liberarle affinché siano sfruttate e quindi pagate. L'Ursf deciderà in base alla logica di causare il minor danno agli utenti.
Certo è che esiste il rischio che il ritardo dei treni Italo, costruiti dalla francese Alstom, nel sottoporsi ai test di omologazione sia fatale e faccia slittare a fine anno l'ingresso del nuovo operatore sul mercato. Basterebbe che a Rfi fosse concesso di assegnare a Trenitalia anche soltanto alcune delle 24 tracce giornaliere prenotate da Ntv per far sballare l'orario del concorrente. Ma Montezemolo l'ha spuntata: secondo quanto risulta a F&M, l'Ursf dovrebbe infatti decidere di far valere quanto previsto dall'accordo quadro sottoscritto tra Ntv e Rfi che regola l'accesso alla rete dei treni Italo e, per non far perdere a Rfi l'introito derivante dal non utilizzo effettivo delle tracce, di far pagare alla società di Montezemolo l'85% del corrispettivo previsto.
Alla luce di questo particolare previsto dall'accordo quadro si spiega anche uno degli ultimi fronti aperti: a inizio novembre, Ntf aveva accusato Rfi di applicare i pedaggi più alti d'Europa. Subito era arrivata la risposta delle Fs: da Salerno a Torino (cioè sulla linea AV) si paga un pedaggio medio di 10,7 euro per treno-km, il 20% meno di quanto denunciato da Ntv. Inoltre, si difendeva Rfi, i pedaggi sono decisi dal ministero Infrastrutture e Trasporti.
Dunque, ora rimangono soltanto due nodi da sciogliere per Ntv: la decisione dell'Ursf sul diritti alle tracce per l'orario in corso e il certificato di omologazione da parte dell'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria. I documenti con i risultati delle prove sono già stati consegnati. Una volta ottenuta l'omologazione, ci vorrà - ha dichiarato l'amministratore delegato di Ntv Giuseppe Sciarrone - «massimo un mese e mezzo per l'avvio dell'operatività». Il break even per rientrare dall'investimento (1 miliardo in totale) è per il 2014.