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Briciole di pane

Eccesso di velocità. Il primo Tutor non "immunizza" dai successivi

La Cassazione precisa in merito alla modalità di presentazione dei ricorsi

Roma, 10 aprile 2013 - Il sistema Sicve, meglio conosciuto come "Tutor", misura, come noto, la velocità media, e non quella istantanea, di un veicolo, riferita a un segmento autostradale anche di significativa lunghezza chilometrica.  E allora, si è chiesto un automobilista lombardo, se in un unico viaggio autostradale sono stato "pizzicato" più volte dai Tutor, perché non chiedere l'unificazione delle sanzioni in modo da pagarne una sola? Tecnicamente, si tratta, sempre e comunque, di "velocità media".
La linea difensiva non ha però retto al vaglio della Cassazione. La Suprema Corte ha ribadito - sentenza n. 9486/2012 - come il sistema normativo degli illeciti amministrativi preveda che ogni accertamento di infrazione produca un verbale. E ogni verbale fa storia a sé, portandosi dietro la corrispondente sanzione pecuniaria.
Nessuno "sconto", quindi. Nessun meccanismo di favor paragonabile alla cosiddetta "continuazione" contemplata dal Codice penale. Ove l'automobilista intenda opporsi, in via giurisdizionale, alle infrazioni, deve, comunque, proporre, avverso ogni verbale, un autonomo ricorso davanti al Giudice di Pace territorialmente competente. Che è, precisa la Cassazione nella medesima sentenza, quello del luogo in cui è situata la rispettiva porta di uscita del sistema Sicve.

Carlo Sgandurra