Ferrovie alpine, un dibattito al Politecnico di Milano
Torino, 12 febbraio 2013 - Sempre di più la realizzazione delle grandi infrastrutture ferroviarie che attraversano le Alpi necessita di un’attenta progettazione in equilibrio con un territorio delicato e complesso. Si tratta di un tema importante, che tocca spesso anche la cronaca, e che da tempo è affrontato in vario modo da enti e istituzioni oltre che da centri di ricerca. E’ il caso dell’incontro “Quali infrastrutture per il trasporto ferroviario alpino? Alla ricerca di un nuovo equilibrio tra competitività, sostenibilità ed accettabilità”, un seminario organizzato a Milano nello Spazio Aperto DAStU del Politecnico. In questo ambito, Raffaele Grimaldi (Politecnico di Milano) ha spiegato che “Le esperienze nordeuropee suggeriscono che valutazioni socio-economiche ed ambientali più condivise, trasparenti ed incluse in un processo di dibattito pubblico vero e partecipato, possono migliorare le scelte, ridurre rischi e criticità ed orientare verso soluzioni più efficienti”. L’obiettivo più generale dell’incontro è stato quello di riaprire un dibattito che, per gli organizzatori, ha trascurato alcuni aspetti che hanno caratterizzato fino ad ora il processo decisionale italiano. In particolare l'attenzione, spiegano gli organizzatori, è stata posta sui temi della valutazione tecnico-economica dei progetti, del dibattito pubblico, della trasparenza. “Le infrastrutture di trasporto ferroviario – dice ancora una nota -, rappresentano nel nostro Paese un tema su cui l'attenzione (politica, sociale, dei media) si è concentrata molto negli ultimi anni, con un dibattito molto acceso ma, appunto, non sempre equilibrato, informato, trasparente. In particolare, il tentativo di realizzare importanti infrastrutture in un ambiente sensibile come quello alpino ha fatto emergere temi e istanze legati a questioni di inserimento ed accettabilità delle grandi opere, nonché debolezze relative al processo decisionale italiano, presenti in tutti i contesti, ma che in questo caso particolare hanno portato a conflitti di entità assai rilevante”. Al convegno hanno preso parte, tra gli altri, Herald Schmittner (Rail Traction Company), Andrea Debernardi (Studio META), Silvia Maffii (TRT Trasporti e Territorio) e Alessandro Andrei (RFI, Rete Ferroviaria Italiana), Remigio Ratti (Università della Svizzera Italiana), Matteo Bartolomeo (Avanzi), Dario Predonzan (WWF), Lothar Gamper (Università di Innsbruck), Micol Maggiolini (Università degli Studi di Torino).