Ferrovie, ipotesi taglio treni intercity. Il Ministero convoca l'ad di Trenitalia
Dura lettera di protesta dei presidenti delle nove regioni interessate
Roma, 24 ottobre 2013 - L'ipotesi avanzata da parte di Trenitalia di sopprimere 12 treni interregionali Intercity diventa un caso. Le Regioni protestano con Fs e il Ministero delle Infrastrutture convoca il 31 ottobre a Porta Pia l'amministratore delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano "per fare chiarezza". Spiega il sottosegretario alle Infrastrutture e ai trasporti Erasmo D'Angelis: "E' inaccettabile che Trenitalia continui a tagliare i treni a percorrenza interregionale che sono la sola alternativa all'Alta Velocità".
Secondo il sottosegretario D'Angelis, "non si può pensare che il ruolo nazionale di Trenitalia sia risolto esclusivamente con i treni di Av quando oltre l'80% dei viaggiatori utilizzano altre velocità e ferrovie regionali. Ci sono province toscane con fasce di utenza importanti che vedono ridotti i servizi e l'intera costa rischia disservizi proprio mentre, causa la crisi, tanti lasciano l'auto e salgono sul treno". E ancora: "Il Governo, con il rinnovo del mandato dei vertici di Trenitalia, ha dato un indirizzo chiaro all'azienda, che è di proprietà dello Stato: completare le tratte dell'Alta Velocità a nord e da Napoli fino a Bari e Reggio Calabria, ma gran parte delle disponibilità di cassa vanno investite sui servizi regionali e interregionali per la maggioranza dei passeggeri".
Quanto alle nove Regioni interessate dal piano, "siamo letteralmente infuriati", afferma il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, spiegando la decisione, assunta d'intesa con i colleghi di Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Liguria, Umbria e Campania, di scrivere una lettera al presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta, ai ministri Fabrizio Saccomanni, tesoro, e Maurizio Lupi, trasporti e infrastrutture, ed all'amministore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, per esprimere la loro totale contrarietà alla soppressione.
"Con sempre maggior insistenza - recita il testo della lettera inviata questa mattina - ci giungono segnali sulla definitiva soppressione di ogni ormai residuo servizio Intercity sulla linea dorsale che collega capoluoghi ed importanti centri di Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Campania. Il danno che ne deriverebbe per i cittadini delle nostre Regioni, e per i pendolari in particolare, sarebbe di assoluta gravità. Chiediamo di dissipare ogni dubbio sul mantenimento del servizio e comunque di convocare un incontro con la presenza dei vertici Trenitalia".
Il presidente Rossi e l'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli questa mattina a Roma hanno incontrato il ministro Lupi e da lui hanno avuto rassicurazioni sulla sua volontà di affrontare al più presto la questione. "Non è accettabile - ha spiegato dopo la riunione l'assessore Ceccarelli - ed è del tutto contraddittorio che da un lato si emani un decreto per fare sconti agli operatori dell'alta velocità, che genereranno minori introiti per 70 milioni a Rete ferroviaria Italiana e risparmi per 50 e 20 milioni a Trenitalia ed al gestore privato, mentre dall'altro lato si procede al taglio di servizi essenziali ed irrinunciabili per i cittadini".