Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Francia, i pedaggi non aumentano

Nessun caro tariffe per le autostrade francesi dal 1 febbraio 2015

Roma, 30 gennaio 2015 - Nessun aumento tariffario per le autostrade francesi dal 1 febbraio 2015. Con un’azione unilaterale, il premier di Francia, Manuel Valls, ha sospeso martedì scorso la misura che prevedeva un caro pedaggi dello 0,57% a partire dal prossimo mese in favore delle società concessionarie. E scoppia il braccio di ferro: le concessionarie hanno minacciato subito un ricorso al Consiglio di Stato.
In risposta, il premier Valls ha rassicurato le imprese specificando che si tratta solo di una sospensione provvisoria per dar tempo ad un gruppo di lavoro di redigere un dossier approfondito sulla questione. Al lavoro ci saranno quindici parlamentari della maggioranza e dell’opposizione e rappresentanti dei vari ministeri.


L’argomento non è nuovo al pubblico. Nel settembre dell’anno scorso si era accesa l’attenzione generale su un rapporto dell’Autorità per la Concorrenza, che denunciava super profitti per le concessionarie. In dieci anni l’aumento dei pedaggi ha raggiunto il +21,7%, una percentuale ben superiore al tasso di inflazione ed al leggero segno positivo (+4, 1% dal 2007) dei dati del traffico.
 

Il governo, però, tra variegate proposte nate per riorganizzare la materia (il ministro per l’ecologia, Ségolène Royal, aveva suggerito autostrade gratuite nel weekend) non ha definito ancora la propria scelta per quello che è indicato come il ‘Piano di rilancio autostradale’. E, da ultimo a dicembre 2014, tutto ciò ha portato all’approvazione da parte dell’amministrazione di una griglia tariffaria che prevedeva l’aumento dei prezzi in autostrada fino all’1,07 % nel 2015, con la prima maggiorazione dello 0,57% a febbraio, appunto.


Adesso, secondo quanto riportato dal quotidiano francese Le Monde, sono allo studio due schemi per la rinegoziazione dei contratti di concessione o per la rescissione anticipata. L’analisi del gruppo di lavoro è attesa per la fine di febbraio, solo allora concessionarie e utenti ne sapranno di più.
 

Manuela Zucchini