Fs, Moretti: «Sulle privatizzazioni decide il ministero dell'Economia»
Sulle liberalizzazioni delle infrastrutture il capo delle Ferrovie dice che «tutto è possibile»
Roma, 15 luglio 2011 - Tra le vittime "pubbliche" eccellenti della manovra di bilancio del governo Berlusconi potrebbero esserci anche le Ferrovie dello Stato per le quali si parla di una possibile privatizzazione. Certo si tratta solo di un'ipotesi al momento, ma un'ipotesi che ha spinto l'amministratore delegato Mauro Moretti a una serie di considerazioni. E avvenuto ieri a margine di un'audizione parlamentare. Rispondendo ad alcune precise domande Moretti ha così esordito: «Aspettiamo indicazione dall'azionista. Le soluzioni sono tantissime ma cosa ha in mente il Tesoro non lo so». Poi a seguire una puntualizzazione di merito. «Le imprese devono andare avanti bene a prescindere da chi sia il proprietario - ha sostenuto Moretti -: se sia esso tutto o parzialmente lo Stato , sia esso tutto o parzialmente il privato». Infine, un messaggio molto chiaro sul fatto che se privatizzazione sarà, bisognerà farlo tenendo conto dei precedenti che al momento si sono verificati in Europa, alcuni dei quali particolarmente disastrosi. «In Gran Bretagna - ha sottolineato Moretti - che aveva privatizzato a "pezzetti", si è rivelato un fallimento completo e si sta tornando indietro, procedendo a rinazionalizzare». In Germania, invece, secondo l'ad di Ferrovie «da tre anni è in corso un dibattito sulla totale privatizzazione di Deutsche Bahno.
Moretti non ha voluto aggiungere altro, lasciando trapelare quindi non una chiusura pregiudiziale all'argomento privatizzazione, ma facendo comunque emergere la preoccupazione che qualsiasi nuovo processo debba interessare le Ferrovie, esso debba avvenire senza intaccare la forza commerciale del gruppo.
D'altronde Moretti considera ormai le Ferrovie attuali una propria creatura, che dal 2006, anno in cui ne ha preso la guida, lui sostiene numeri alla mano di aver portato al pieno risanamento facendone un'azienda efficiente e competitiva. E i dati di bilancio del 2010 dicono infatti che per il terzo anno consecutivo il gruppo ha consolidato l'utile passando dai 54 milioni di euro del 2009 a quota 129 milioni ( 139 per cento). Inoltre i ricavi operativi sono stati pari a circa 8 miliardi di euro, con 620 milioni di clienti all'anno, 8.000 treni al giorno e più di 80mila dipendenti.
Partendo da questi presupposti sarebbe opportuno rilevare però che la vera sfida che aspetta le Fs nei prossimi mesi, non sarà tanto quella della privatizzazione, ancora lontana, quanto quella della concorrenza interna. Dopo una serie di ritardi infatti, per l'inizio del 2012 dovrebbe prendere avvio l'attività di Ntv, la Nuovo trasporto viaggiatori, cioè la società ferroviaria fondata da Luca di Montezemolo e Diego Della Valle. Finora non sono mancate le scaramucce, con Ntv che ha accusato Ferrovie dello Stato di fare ostruzionismo alla partenza del nuovo servizio, e Trenitalia che ha risposto a tono facendo sapere che Ntv nasconde con false accuse «le proprie difficoltà a dare inizio al servizio commerciale nei tempi più volte annunciati». Ora, però, i tempi sembrano maturi e, come detto, da inizio gennaio dovrebbe partire la sfida dei treni veloci marchiati Ntv alla Freccia Rossa di Trenitalia.
Non è un mistero che Moretti mal digerisca possibili concorrenze interne: come nel caso del tentativo delle ferrovie tedesche di inserirsi con un proprio servizio lungo l'asse Brennero-Bologna, un'iniziativa vista come il fumo negli occhi dall'ad di Ferrovie. Una presa di posizione questa che comunque va a braccetto con una serie di iniziative di riammodernamento del parco convogli, che dimostra che comunque Trenitalia vuole farsi trovare pronta all'appuntamento con la liberalizzazione che corre sui binari. Nel 2010 è stata infatti aggiudicata all'Ati AnsaldoBreda-Bombardier, la gara per la fornitura di 50 treni ad alta velocità Serie 1000 per un valore di 1,54 miliardi di euro. Il primo prototipo sarà consegnato nel 2011 ed entrerà in servizio nel 2013 con una consegna di tre treni al mese.