Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Grandi opere, si riparte con l'Alta velocità Bari-Napoli

Infrastrutture - Con i fondi sbloccati in agosto si apriranno i cantieri per l'Alta velocità Bari-Napoli

Bari, 9 settembre 2011 - Manovra permettendo, dovrebbe essere fatta. In agosto il Cipe ha sbloccato sette miliardi e mezzo per importanti infrastrutture immediatamente cantierizzabili nel Mezzogiorno, e 1,1 miliardi sono destinati alla Puglia. In gran parte, 790 milioni, per una sola grande opera, l'Alta capacità ferroviaria Bari-Foggia-Napoli. Grande non solo in termini infrastrutturali, ma anche occupazionali: secondo uno studio della Cgil Puglia, negli otto anni di cantieri previsti per la realizzazione della linea si potrebbero occupare ben 135 mila lavoratori. Al di là di questo seppur fondamentale aspetto, la linea ad Alta velocità e Alta capacità tra Puglia e Campania (con conseguente innesto sull'Alta velocità Napoli-Milano) dà finalmente una risposta alla necessità di percorrere le tratte con tempi da terzo millennio e non da 1800: la distanza di Bari da Napoli è di 265 chilometri, da Bari a Bologna ce ne sono quasi 700, ma per raggiungere Napoli dal capoluogo pugliese ci vogliono ben 4 ore e 45 minuti, mentre per fare più del doppio della strada e arrivare in quello emiliano bastano 5 ore e 45 minuti. L'altra grande opera, attesa da decenni e tornata d'attualità grazie all'approvazione del documento programmatico di attuazione del Piano per il Sud, riguarda lo schema idrico: si tratta del ripristino della galleria Pavoncelli (galleria di 16 chilometri che unisce la valle del Sele a quella dell'Ofanto e rappresenta il primo tratto della grande rete dell'Acquedotto pugliese), la cosiddetta Pavoncelli bis ideata dopo che il terremoto dell'Irpinia del 1980 ne mise a rischio la staticità: da allora non è stata ancora completata. Anzi, dopo quasi 30 anni solo 2,5 chilometri sui complessivi 12 sono stati terminati, nonostante il progetto iniziale risalga al 1985. La prossima infrastrutturazione riguarderà anche il sistema aeroportuale, gestito dalla Aeroporti di Puglia: il nuovo scalo di Bari, inaugurato nel 2005, sarà ampliato con la riconversione dell'area militare e il prolungamento della pista. Anche a Brindisi è prevista la riconversione delle aree militari, mentre a Foggia l'allungamento della pista permetterà l'atterraggio di aerei più grandi rispetto a quelli attuali. Per quanto riguarda la logistica portuale, invece, l'obiettivo è che lo scalo di Taranto diventi un hub nel Mediterraneo grazie al Distripark, la nuova area retro-portuale per la movimentazione e lavorazione delle merci, e alla Piastra logistica dove confezionare, etichettare e assemblare i prodotti. Passando alle aree industriali, le infrastrutture più importanti riguarderanno quella di Foggia, con il rilancio dello scalo ferroviario merci dedicato e una nuova viabilità che prevede come sbocco terminale un casello autostradale sulla A14 al servizio dell'area di sviluppo industriale. Da ricordare, infine, altre tre opere infrastrutturali strategiche: la più vicina al completamento è il raddoppio della rete ferroviaria Lesina-Termoli sull'adriatica, mentre ci vorrà più tempo per il nodo ferroviario di Bari (con potenziamento del collegamento con Matera e della tratta metropolitana per Toritto) e il terminal crociere a Brindisi.

Michelangelo Borrillo (fonte: Il Mondo)