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Briciole di pane

Il futuro dell’auto è “ibrido”

Uno studio indica che nei prossimi dieci anni i veicoli a trazione mista ed elettrica

Roma, 15 novembre 2011 - Nei prossimi dieci anni saranno le auto elettriche e quelle “ibride” ad essere sotto l’attenzione della ricerca e del mercato. A dirlo sono i risultati di una indagine del Centro Studi Promotor GL events effettuata presso i concessionari.

Quella dell’auto elettrica, non è una prospettiva scontata, vista la partenza lenta di questo tipo di autoveicoli. In effetti, il 47,8% dei concessionari coinvolti nello studio, dichiara che sarà la soluzione ibrida (elettricità + benzina o elettricità + gasolio), quella che si affermerà maggiormente. Seguono nella graduatoria le alimentazioni solo elettriche indicate dal 23% del campione. Il veicolo “ibrido” è un sistema che prevede l'impiego di un motore a benzina o diesel che, oltre ad assicurare autonomamente l'autotrazione, recuperando energia in frenata o in rallentamento, carica batterie che servono a fornire energia a un motore elettrico che può essere utilizzato a supporto della trazione a benzina o a gasolio o anche in alternativa a questa trazione, garantendo così per un certo tratto di strada emissioni zero.

Quella ibrida è una soluzione di mobilità piuttosto costosa, almeno attualmente, ma anche tenendo conto di ciò, per i venditori d’auto è la candidata ad essere quella che si affermerà maggiormente nel prossimo decennio e preparerà la strada ad una maggior diffusione in prospettiva della trazione solo elettrica. Quest’ultima, stando ai dati del Centro Studi Promotor GL events, nel prossimo decennio dovrebbe infatti essere al secondo posto nella graduatoria delle soluzioni che si affermeranno maggiormente.

La terza soluzione più gettonata nello stimare le prospettive di sviluppo per i prossimi dieci anni è quella del diesel (10,7% di indicazioni), seguono il metano (6,3%), il gpl (5,9%), la benzina (3,7%) e l'idrogeno (2,6%). Occorre tenere conto che le cosiddette “soluzioni tradizionali” (benzina e metano), non sono secondo i concessionari quelle che si svilupperanno maggiormente nel prossimo decennio e anche lo spazio per lo sviluppo di metano e gpl viene ritenuto non particolarmente rilevante. Mentre la prospettiva idrogeno pare poi essere già tramontata.

Andrea Zaghi