Il rilancio di Moretti resta sotto osservazione
Tremonti e Matteoli non hanno dato disco verde Ntv: «Abbiamo fatto tutte le cose secondo regole»

Milano, 10 maggio 2011 - Mauro Moretti, ad delle Fs, terrà pure sotto scacco i concorrenti ma sul suo piano industriale per il rilancio del gruppo c'è ancora il faro puntato del governo. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e quello dei Trasporti e delle Infrastrutture, Altero Matteoli, ancora non avrebbero sciolto le riserve sul documento approvato dal cda di Fs alla fine di marzo che prevede il potenziamento del settore cargo, attraverso la separazione da Trenitalia, e la successiva integrazione con l'altra controllata del gruppo, la tedesca Tx Logistik. Una volta riorganizzato il settore merci, potrebbe anche essere valutata la quotazione in Borsa. I sindacati restano in attesa di una convocazione da parte di Moretti per la presentazione del piano industriale 2011-2015 che però tarderebbe ad arrivare. Intanto il maggiore concorrente pronto a fare concorrenza alle Fs sull'alta velocità è tornato a difendere il suo operato nella controversia che dura da mesi con lo stesso Moretti. «Abbiamo fatto tutto quello e solo quello che le leggi ci consentono. Sono assolutamente confidente della logicità delle azioni di Rfi e delle decisioni del ministero dei Trasporti e dell'ufficio regolamentazione servizi ferroviari, ha affermato l'amministratore delegato Ntv, Giuseppe Sciarrone, che in più di un'occasione ha lamentato il fatto che le Fs stanno ostacolando l'avvio dell'operatività di Ntv. Moretti, da parte sua, ha lamentato il fatto che il servizio ferroviario universale per le tratte nazionali pesa per 90 milioni sui bilanci annuali delle Ferrovie dello Stato. Moretti ha ribadito che in assenza di un intervento pubblico, a livello centrale o degli enti locali, le Ferrovie intendono chiudere 150 treni. «Le Ferrovie - ha sottolineato - non si possono far carico dei debiti dello Stato perché non vogliamo diventare come la vecchia Alitalia o Tirrenia».